Il fondo Elliott e il coinvestitore Blue Skye, a meno di un anno dall’acquisto della piena proprietà del grand Hotel Bauer di Venezia (si veda altro articolo di BeBeez) starebbero per cederlo all’austriaca Signa, la società immobiliare che fa capo a René Beko. Lo scrive il Corriere del Veneto, che aggiunge che Signa avrebbe allo studio anche l’acquisto contestuale dal gruppo Bauer degli hotel Palladio e Villa Effe. L’Hotel Bauer era stato valutato attorno a 400 milioni di euro al momento dell’acquisizione da parte di Elliott e Blue Skye lo scorso anno.
Il gruppo aveva ristrutturato 110 milioni di euro di debito bancario in default nel febbraio 2016, grazie a un complesso accordo sempre con Elliott e, in minoranza, con Blue Skye, che avevano anche immesso nuova finanza per altri 20 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata condotta nel contesto di un piano di risanamento e ristrutturazione del debito stilato sulla base dell’art. 67 della Legge Fallimentare e si era concretizzata con l’emissione di un prestito obbligazionario in due tranche (da 106 milioni e da 12,6 milioni), quotate entrambe al Third Market di Vienna, sottoscritte per il 95% da Elliott e per il 5% da Blue Skye, entrambe a scadenza 2020 con cedola 7% e garantite dagli immobili che già garantivano i finanziamenti bancari e cioè appunto dal noto hotel cinque stelle (perimetro San Marco) che ha sede in un palazzo in stile veneziano del XVIII secolo a pochi passi da Piazza San Marco, con vista sul Canal Grande.
Nell’agosto 2017, poi, Elliott, sempre con Blue Skye come coinvestitore in minoranza, aveva comprato il 75% del capitale di Bauer, con Francesca Bortolotto Possati che era rimasta proprietaria del 25%. La famiglia era poi appunto uscita completamente di scena nel giugno 2019 e contestualmente i bond erano stati rimborsati in anticipo (si veda qui il comunicato della Borsa di Vienna).
Signa vanta un portafoglio immobiliare da 20 miliardi di euro, che comprende anche il grattacielo Chrysler di New York. acquisito nel marzo 2019 (si veda qui il comunicato stampa di allora). Signa Holding ha incassato un aumento di capitale da 700 milioni di euro lo scorso settembre 2019, sottoscritto interamente da Beko, e contestualmente la partecipata Signa Prime Selection ha a sua volta incassato un aumento di capitale da 500 milioni sottoscritto dagli azionisti Signa Holding e e dai suoi coinvestitori, tra i quali la fondazione tedesca RAG Stiftung; le due compagnie assicurative tedesche R+V e LVM; il veicolo di investimento quotato della famiglia Peugeot, FFP Group; Madison International Realty, Longbow Finance e vari imprenditori e family office europei (si veda qui il comunicato stampa). Il tutto a servizio di future acquisizioni.