Credito Valtellinese (CreVal) ha ceduto Npl unsecured per 357 milioni di euro a Hoist Finance. Lo ha riferito ieri la banca nell’ambito della comunicazione dei risultati del 2019 (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti).
Il portafoglio ceduto è composto da circa 8 mila posizioni in larga parte riferibili a clientela corporate; una significativa parte dei crediti venduti è entrata in sofferenza prima del 2011. La cessione di Npl, conclusa in anticipo rispetto ai tempi stimati, non ha impatto sul conto economico di CreVal.
Si inserisce nel piano di cessioni di 800 milioni lordi previsto nel piano industriale 2019-2023 entro il 2020, come più volte dichiarato dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio (si veda altro articolo di BeBeez) e consente di ridurre l’Npe ratio lordo al 9,4% dall’11,3% del 30 settembre 2019. Il piano industriale al 2021 della banca prevede una riduzione dell’indicatore sotto il 7%. La cessione a Hoist Finance sarà perfezionata nel corso del primo trimestre del 2020 ed è stata strutturata con l’assistenza di Rothschild & Co Italia in qualità di advisor finanziario e dello studio legale Chiomenti per gli aspetti legali.
A oggi, i crediti deteriorati netti di CreVal sono scesi a 1,535 miliardi di euro lordi a fine dicembre 2019 da 1,910 miliardi a fine settembre 2019, di cui 557 milioni di euro di sofferenze (da 860 milioni), 931 milioni di Utp (da 993 milioni) e 47 milioni di posizioni scadute (da 57 milioni), grazie sia alla operazione di cessione sia alla positiva performance registrata nell’attività interna di work-out. Il tutto, quindi, con un NNPE ratio lordo sceso all’11,3% al 9,4% (4,7% l’Npe netto).
Ricordiamo infine che CreVal questo mese ha chiuso la vendita del ramo d’azienda InPegno per 38 milioni di euro ad Affide, la ex Custodia Valore – Credito su Pegno spa, società del gruppo viennese Dorotheum (si veda altro articolo di BeBeez).
Hoist Finance è una società svedese, quotata a Stoccolma, specializzata in investimenti e gestione di crediti performing e non-performing, in portafoglio alle banche. Hoist Finance Italia è l’ex TRC spa, servicer romano fondato da Clemente Reale e acquisito da Hoist Finance nel 2014, dopo una collaborazione dal 2011. Nell’ottobre 2018 Host ha poi comprato anche il gruppo Maran spa di Spoleto (si veda altro articolo di BeBeez). L’Italia è diventata il primo mercato per ricavi per il gruppo svedese. L’interim report dei nove mesi di Hoist Finance a fine settembre mostra infatti che la maggior parte dei ricavi deriva dall’Italia con 710 milioni di corone svedesi (66,3 milioni di euro) su un totale di 2269 milioni di corone (211,7 milioni di euro).
Nel dicembre 2017 Hoist Finance ha comprato da Banco Bpm il portafoglio Sun di Npl unsecured da 1,8 miliardi, in coinvestimento con J Invest (si veda altro articolo di BeBeez) e 24 milioni di euro di Utp, per la maggior parte secured, da CreVal (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2017, invece, Hoist Finance aveva comprato, sempre da Banco Bpm, un portafoglio di Npl unsecured da 641 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo 2019 ha sottoscritto con un’istituzione finanziaria italiana un accordo cosiddetto forward flow per 18 mesi su un portafoglio di Npl da 90 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Nel dicembre scorso, Hoist Finance ha effettuato la prima cartolarizzazione in Italia con rating investment grade di un portafoglio di Npl composto tutto da crediti unsecured da 5 miliardi di euro lordi (si veda altro articolo di BeBeez). Contestualmente, Hoist Finance ha “smontato” (unwinding) la cartolarizzazione condotta lo scorso agosto su un portafoglio di Npl unsecured da 225 milioni di euro che aveva coinvolto sempre CarVal Investors, ma in quel caso per la tranche senior (si veda altro articolo di BeBeez). Il costo della nuova operazione è stato di 6 milioni di euro e comprende anche l’unwinding della precedente cartolarizzazione.