Eurizon ha battezzato ieri Eurizon Capital Real Asset sgr, la società di gestione che si dedicherà agli investimenti nel private market (si veda qui il comunicato stampa). L’imminente lancio della sgr era stato preannunciato nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
La sgr è una joint venture, partecipata al 51% da Eurizon Capital sgr e al 49% da Intesa Sanpaolo Vita, che si propone come polo di competenza distintiva negli investimenti alternativi. La newco è nata lo scorso 31 dicembre 2019 con un patrimonio di 3,4 miliardi di euro, ricevuto in delega di gestione da Intesa Sanpaolo Vita, e una struttura costituita da 10 professionisti, con competenze specifiche nel Private Equity, Private Debt, Infrastrutture e Real Estate. La sgr istituirà e gestirà mandati e fondi di investimenti alternativi destinati alla Divisione Insurance, agli investitori istituzionali, ai family office e alla clientela privata della Divisione Private Banking e di Banca dei Territori.
Il progetto prevede lo sviluppo di un’offerta distintiva sugli investimenti alternativi di private market, per soddisfare i bisogni di extra-rendimento della clientela privata e istituzionale, supportando al contempo la crescita dell’economia reale italiana. L’iniziativa si inserisce nella realizzazione del Piano di Impresa 2018-2021 del Gruppo Intesa Sanpaolo, rappresenta uno dei pilastri di crescita della Divisione Asset Management e rafforza l’impegno di Eurizon a sostegno dell’economia reale dopo il lancio di Pir e di Eltif (European Long Term Investment Fund) nel febbraio 2019. Per quanto riguarda questi ultimi, Eurizon è stata la prima sgr a lanciarli in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
Il lancio della nuova sgr di Eurizon rientra nel trend di particolare attenzione ai private asset dedicati alla clientela italiana private e istituzionale da parte di vari asset manager sinora attivi sui mercati tradizionali. Un lungo approfondimento sul tema si trova nel nuovo libro gratuito edito da EdiBeez, Private Capital. Esperienze e soluzioni. Ecco perché la finanza alternativa funziona, a firma di Stefania Peveraro, direttore di Bebeez.
Tra gli ultimi annunci in questa direzione, rientra quello del dicembre scorso relativo a FAI-Mercati Privati Europei, il secondo fondo per clienti private di Fideuram Alternative Investments, che ha raccolto quasi 350 milioni di euro, portando la piattaforma Mercati Privati Europei di Fideuram a superare 1,2 miliardi di raccolta complessiva (si veda altro articolo di BeBeez). E anche Mediobanca Private Banking ha annunciato nel 2019 la chiusura della raccolta del Mediobanca Private Markets Fund II, dedicato ai private market, in partnership con Russell Investments (si veda altro articolo di BeBeez). L’annuncio seguiva quello del marzo 2019, quando il Mediobanca Private Markets Fund I aveva annunciato la chiusura della sua raccolta a quota 135 milioni di euro, sempre in partnership con Russell Investments (si veda altro articolo di BeBeez). In totale, a fine 2019 i due fondi avevano raccolto un equivalente di oltre 250 milioni di dollari, il che significa che il secondo fondo ha raccolto circa 100 milioni di dollari.
A novembre 2019, invece, Azimut ha lanciato una newco con sede a New York (Usa) denominata AACP– Azimut Alternative Capital Partners LLC al fine di costruire il principale veicolo di permanent capital strategico nel settore degli alternativi, una società di investimento, diversificata e multi-affiliata, che acquisterà partecipazioni di minoranza in gestori di asset alternativi e fornirà servizi strategici ad alto valore aggiunto (si veda altro articolo di BeBeez). Il progetto Usa si affianca a quello annunciato a settembre 2019 nel nuovo piano industriale, che entro 5 anni punta a 10 miliardi di euro di private asset in gestione (si veda altro articolo di BeBeez).