Il fondo britannico Attestor Capital attraverso il veicolo Trinity Investment Designated Activity Company, lo scorso 31 dicembre ha versato 27,1 milioni di euro in conto futuro aumento di capitale di Banca Intermobiliare (Bim), da utilizzarsi, unitamente al primo versamento 9,7 milioni eseguito il 30 settembre 2019, nell’ambito dell’aumento di capitale deliberato dal Consiglio di amministrazione di Bim il 21 gennaio 2020. Lo ha reso noto ieri l’istituto di credito alla presentazione dei conti 2019 (si veda qui il comunicato stampa). Con quest’ultimo versamento, si completa il rafforzamento patrimoniale da 44,1 milioni di euro effettuato da Trinity e deliberato nell’aprile 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Il piano strategico di Bim, approvato il 26 settembre 2019, prevede nel corso del 2020 la prosecuzione delle iniziative finalizzate al rilancio del gruppo, anche attraverso interventi finalizzati allo sviluppo della capacità commerciale, alla modernizzazione del modello strategico-operativo e a ulteriori interventi di ottimizzazione della piattaforma.
Il controllo di BIM era passato nelle mani di Attestor nell’ottobre 2017, quando aveva comprato da Veneto Banca un primo 68,807% del capitale della private bank quotata a Piazza Affari, accordandosi per acquistare successivamente, entro due anni, un altro 2,606%, al verificarsi di una serie di condizioni (si veda altro articolo di BeBeez).
La banca ha archiviato il 2019 con un margine di intermediazione di 54,6 milioni di euro (+1,7% dal 2018); commissioni per 32,6 milioni (-6,8%); un risultato dell’operatività finanziaria di 9,9 milioni (+83,9%) e un risultato della gestione operativa negativo di 17,7 milioni.
La perdita consolidata del gruppo si è ridotta del 74,8%, attestandosi a 38,8 milioni di euro. La posizione finanziaria netta verso le banche risulta a debito per 161,2 milioni, in miglioramento rispetto al dato puntuale al 31 dicembre 2018, a debito per 206,1 milioni. I crediti verso le banche ammontano a 96,3 milioni, in aumento rispetto al dato di fine 2018 (74,3 milioni; +29,6%), mentre i debiti verso banche si attestano a 257,5 milioni (280,4 milioni; -8,2%) con un decremento pari a 22,9 milioni. Il CET1 Ratio e il Total Capital Ratio Phased-in si attestano al 29,27% (19,74% al 31 dicembre 2018) per effetto del rafforzamento patrimoniale effettuato, dei minori RWA (Risk Weighted Asset) e di una perdita di esercizio più contenuta delle attese. Le masse in gestione a Bim sono pari a 5,1 miliardi di euro, in calo del 7,5% rispetto al 2018. L’approvazione del progetto di bilancio è prevista per il 24 febbraio 2020.