Banco Bpm punta a cedere immobili per un miliardo di euro e a ridurre l’Npe ratio lordo al 5,9%. Lo prevede il piano industriale 2020-2023 della banca (si vedano qui il comunicato stampa e qui la presentazione del piano). Nel dettaglio, il gross Npe ratio della banca dovrà scendere dal 9,1% al 5,9% (-3,2%), mentre l’Npe ratio si attesterà attorno al 3%.
Banco Bpm ha programmato di proseguire il derisking tramite 4 iniziative: advanced credit risk data warehouse (creazione di un unico datawarehouse del credito); rafforzamento delle politiche creditizie; evoluzione del sistema di monitoraggio ed early warning; nuovo approccio alla gestione dedicato per gli Utp, con focus sulla massimizzazione del ritorno in bonis e attivazione di misure percorribili di forbearance per il portafoglio core e focus sulla massimizzazione del recupero mediante soluzioni extra-giudiziali per quello non-core.
Banco Bpm al momento non prevede un aumento del flusso di Npl in seguito all’impatto dell’epidemia di Coronavirus, ma se si verificherà uno scenario a V (con una discesa del Pil in territorio negativo) e “si estenderà anche al 2021, sicuramente ci sarà un contributo significativo nei prossimi anni ai non performing loan”, ha ammesso l’ad Giuseppe Castagna, che ha aggiunto: “Non consideriamo per ora alcuna possibilità di questo tipo perchè tutti dicono che la lo scenario più probabile è uno scenario a V nel 2020 e non uno scenario prolungato. Ma se questo accadesse dovremmo cambiare le assunzioni del piano”.
La dismissione di immobili per circa un miliardo da parte di Banco Bpm ha lo scopo di rafforzare lo stato patrimoniale della banca e permetterà di liberare circa 20 punti base di CET1 ratio. Le cessioni si concentreranno su asset detenuti dalla banca a scopo di investimento; a oggi è già stato identificato analiticamente circa metà del portafoglio immobiliare da vendere.
La banca, sempre in un’ottica di mitigazione del rischio di credito finalizzata a rafforzare il suo stato patrimoniale, intende anche effettuare cartolarizzazioni sintetiche focalizzate sul portafoglio clienti esistenti. Questa mossa porterà a 15-20 punti base annui di beneficio sul CET1 ratio.
Infine, Banco Bpm punta a espandere la sua offerta per le pmi, accrescendo gli impieghi con un CAGR dell’1,7% e i proventi core con un CAGR del 2,4% al 2023. Le iniziative indirizzate alla clientela pmi si focalizzeranno su:
- modelli di servizio dedicati;
- espansione nelle aree geografiche ad alto potenziale commerciale sfruttando il know-how interno in settori specialistici (esempio: agri-business);
- sviluppo di soluzioni integrate distintive, grazie ad una combinazione di ottimizzazione del pricing e razionalizzazione della gamma prodotti;
- spinta del cross-selling sulle attività core della rete (es. Trade finance, Firma Italia) e servizi di wholesale banking (es. hedging, M&A, finanza strutturata)
- estensione dell’offerta per le pmi attraverso una nuova partnership strategica con TeamSystem (società attiva nello sviluppo di software per aziende e professionisti che fa capo al fondo Hellman&Friedman), che permetterà il raggiungimento di oltre 1,3 milioni di potenziali clienti target. La partnership permetterà alla banca di sviluppare l’open banking e digitalizzare i suoi servizi.