Diesse Diagnostica Senese spa, società che sviluppa sistemi innovativi di diagnostica in vitro per malattie infettive e autoimmuni e controllata dal fondo ArchiMed, sta sviluppando un esame del sangue per diagnosticare il coronavirus, a pazienti sia sintomatici sia asintomatici (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta di uno dei primi esami del sangue al mondo in grado di tracciare gli anticorpi Covid-19 e di indicare se una persona è affetta o portatrice asintomatica del coronavirus. Il test di Diesse aiuterà determinare le misure di prevenzione (ad esempio la quarantena) applicate ai pazienti COVID-19 asintomatici e attivi portatori e permetterà un’analisi più accurata di come l’infezione si diffonde tra le popolazioni. Il test dovrebbe essere distribuito per fine aprile, a valle della valutazione delle sue performance da parte dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. I primi lotti di produzione di Diesse saranno utilizzati per lo screening dei medici, infermieri e lavoratori impiegati nel settore sanitario pubblico e privato in Toscana. Diesse ha in programma di distribuire il test in tutta Italia e nel mondo.
Massimiliano Boggetti, ceo di Diesse, ha commentato: “La partnership con uno specialista del settore come ArchiMed ha fornito a Diesse con il finanziamento e la libertà di combattere efficacemente contro i principali pericoli sanitari come COVID-19 e di rimanere all’avanguardia”. Loic Kubitza, Partner di ArchiMed, ha dichiarato: “Vogliamo vedere le aziende partner crescere in modo redditizio nel lungo termine, fornendo loro le risorse finanziarie, di consulenza e di settore necessarie per affrontare con successo sfide come COVID-19”.
ArchiMed ha rilevato la maggioranza di Diesse nel maggio 2019. L’acquisizione è avvenuta attraverso la newco Duomodiag sarl, controllata dal fondo MED II di ArchiMed, che è stata finanziata da MPS Capital Services e BPER Banca. A vendere è stata Orphée, che ha incassato 13,3 milioni di euro per la sua quota, oltre a un earn out sino a un massimo di 1,2 milioni di euro sulla base dei risultati 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Orphée sa, che aveva rilevato da Diagnostica Holding il 45% di Diesse nel febbraio 2013 (si veda qui il comunicato stampa), a sua volta è controllata al 79,6% dalla società polacca quotata a Varsavia PZ Cormay sa, che sviluppa, produce e vende reagenti diagnostici e attrezzature di laboratorio in Polonia.
Diesse Diagnostica Senese è stata fondata nel 1980. Da allora ha guadagnato una solida posizione nei segmenti di mercato IVD di ematologia, seriologia e batteriologia. Il suo sviluppo iniziale è dovuto all’invenzione e alla successiva brevettazione di un metodo rivoluzionario per la determinazione della velocità di sedimentazione (VES), caratterizzato dalla riduzione del volume del campione, dall’utilizzo di un sistema chiuso che elimina ogni rischio di contaminazione da parte dell’operatore, dalla riduzione drastica del tempo di esame e dalla perfetta correlazione dei risultati con il metodo di riferimento. Un pilastro della sua strategia è la produzione propria della maggior parte delle componenti biologiche di base dei kit diagnostici (anticorpi policlonali e monoclonali, antigeni nativi e ricombinanti), insieme alla capacità di progettare strumenti e dispositivi di plastica dedicati, al fine di sviluppare sistemi automatizzati chiusi.
La società ha sede a Siena, stabilimenti a Monteriggioni (Siena), centri di ricerca a Siena e Trieste. Impiega 167 persone, vende i suoi prodotti in 104 paesi del mondo ed è presente in tutti e 5 i continenti, attraverso una rete di 148 distributori. Fa parte della community Elite di Borsa Italiana. Nel 2018 i suoi ricavi sono saliti a 22,85 milioni di euro (da 21,5 milioni nel 2017, si veda il bilancio 2017), con un ebitda di 6 milioni (da 4,6 milioni), un utile netto di 2,2 milioni (da 1,2 milioni) e un debito finanziario netto in calo a 10,1 milioni (da 14,1). Il valore dell’impresa è aumentato del 63% dal 2012 a 48 milioni di euro e la posizione finanziaria netta nello stesso periodo si è più che dimezzata. L’effetto combinato è stato che il valore dell’equity, ossia del patrimonio netto dell’azienda, è quintuplicato in sei anni: una creazione di valore per gli azionisti di tutto rispetto, pari a un rendimento annuo composto del 30% per 6 anni consecutivi.