Temasek Holdings e un gruppo di coinvestitori hanno messo a disposizione un pacchetto di 19 miliardi di dollari di Singapore tra equity e debito per Singapore Airlines per salvarla dalla crisi in cui è caduta a causa della pandemia di coronavirus. Temasek, che detiene circa il 55% di SIA, investirà 5,3 miliardi in equity e fino a 9,7 miliardi in obbligazioni convertibili. La compagnia aerea ha anche ottenuto un finanziamento da 4 miliardi di dollari con il più grande finanziatore del paese, DBS Group Holdings, per sostenere le esigenze di liquidità a breve termine (si veda qui Reuters). Il settore aereo globale ha quasi un terzo degli aerei nel mondo già a terra a causa della pandemia, secondo il fornitore di dati Cirium. Molti governi in tutto il mondo hanno già fatto un passo per aiutare le compagnie aeree nel crollo dei viaggi indotti dal virus, con gli Stati Uniti che offrono aiuti per 58 miliardi di dollari. Molti vettori hanno messo a terra flotte e ordinato a migliaia di lavoratori di rimanere in congedo non retribuito.Temasek. Giovedì 26 marzo il governo di Singapore ha annunciato oltre 30 miliardi di dollari in nuove misure per aiutare le imprese e le famiglie ad affrontare la pandemia. Il ministro delle finanze Heng Swee Keat aveva anche affermato che la SIA avrebbe annunciato il sostegno di Temasek e che avrebbe accolto con favore la decisione di Temasek di sostenere la compagnia aerea.
Cirque du Soleil potrebbe presentare istanza di fallimento dopo che Covid-19 ha sospeso gli eventi dal vivo, riferisce Reuters. Il produttore di spettacoli Big Top con sede in Quebec stava già camminando su una corda tesa finanziaria. Il Cirque du Soleil ha licenziato quasi tutto il suo personale di 4.900 elementi e ha circa 130 milioni di dollari in contanti e linee di credito, secondo Moody’s. Ma potrebbe essere necessario spendere circa 165 milioni di dollari quest’anno per rimborsi di biglietti e simili. Il bilancio del Cirque è appesantito da un debito di 950 milioni di dollari, pari a 7,3 volte l’ebitda del 2019, originato dal buyout del 2015 da parte di TPG Capital, che controlla il 55% del capitale, al fianco della Caisse de dépôt et placement du Québec, che aveva raddoppiato la sua partecipazione al 20% giusto il mese scorso.