Italia Startup, l’associazione italiana che aggrega startup, scaleup, pmi innovative, centri di innovazione, investitori, abilitatori, studi professionali e corporate, ha proposto al Governo 5 misure urgenti per sostenere le startup, messe in ginocchio dalle conseguenze economiche del coronavirus (si veda qui l’elenco delle proposte).
L’iniziativa di Italia Startup è sostenuta da: APSTI (Associazione dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani), Assofintech (Associazione italiana per il fintech & insurtech), IBAN (Italian Business Angels Network Association), Italia4Blockchain (associazione di categoria italiana della blockchain), Netval (Network per la valorizzazione della ricerca), PNICube (associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition), Roma Startup (associazione degli operatori e investitori dell’ecosistema startup dell’area metropolitana di Roma) e Startup Turismo (associazione delle realtà italiane del settore viaggi).
Le 5 proposte per il Governo sono le seguenti:
- Istituzione di un fondo di venture debt convertibile: il veicolo avrebbe un fondo addizionale del valore di un miliardo di euro e un massimale di 1 milione per operazione, con meccanismo automatico, in co-matching pubblico-privato, dove il fondo finalizza l’85% dell’investimento, a fronte dell’investimento del 15% attivato dal privato;
- Liquidazione al 100% con rimborso immediato per crediti d’imposta per R&S e Iva: le startup e pmi innovative potrebbero ottenerli tramite una autocertificazione redatta e certificata da un revisore dei conti;
- Estensione ai prestiti fino a 800 mila euro della garanzia 100% MCC per prestiti a startup e pmi innovative: sarebbe utile per favorire l’accesso al credito da parte di startup e pmi innovative;
- Voucher a fondo perduto per startup da 25 mila euro: il contributo sarebbe finalizzato a supportare la crescita e lo sviluppo delle startup e sostenere i centri di innovazione italiani; il voucher sarebbe riservato alle startup che vogliono effettuare programmi di insediamento e/o di accelerazione presso i suddetti centri;
- Innalzamento dal 30 al 50% degli sgravi fiscali per business angel e aziende che investono in startup: lo sgravio avrebbe un massimale di 2,5 milioni di euro e favorirebbe il venture capital.
Angelo Coletta, presidente di Italia Startup., ha dichiarato: “Le misure urgenti che chiediamo al Governo e al Parlamento seguono due logiche chiare. In prima battuta vogliamo agire in fretta e dotare il sistema dell’innovazione e delle startup dei giusti strumenti per poter proseguire la sua azione di sostegno al tessuto economico e sociale italiano in questo momento di grande emergenza. La nostra attenzione è soprattutto verso le startup e le pmi innovative, che sono oltre 11.000, che alla fine dell’emergenza vogliamo che non siano morte. In secondo luogo intendiamo agire uniti, insieme alle associazioni di settore che, come noi, spingono per portare innovazione imprenditoriale, industriale e finanziaria al resto del sistema Paese. Con l’obiettivo comune, finita questa fase emergenziale, di lavorare in logica di filiera per definire un vero e proprio piano industriale che metta ancora di più l’innovazione e le startup al centro delle politiche nazionali”.