
Al round da 200 mila euro, sulla base di una valutazione pre-money di 1,3 milioni di euro, hanno già aderito Francesco Pinto, il presidente di Pianoforte Group (che detiene i marchi YamamaY, Carpisa e Jaked), il ceo di Melegatti, Lucia Fracassi, e altri manager e imprenditori del settore retail del mondo della moda (si veda qui la presentazione ufficiale). Secondo quanto risulta a BeBeez, l’obiettivo del round non è raccogliere particolari investimenti, quanto creare un commitment negli operatori del settore.

Grazie alla rete di relazioni dei tre fondatori, l’acceleratore potrebbe raggiungere il punto di pareggio nell’arco di 18 mesi. L’acceleratore retail può inoltre contare su tre hub: Londra, Milano e New York. Le aree di interesse principali dell’acceleratore sono: pagamenti innovativi; strategie post-vendita; check-out e sistemi di cassa; analisi di big e small data; strategia in negozio; catene di fornitura; strategia retail sui social network; e-commerce, visual commerce e voice commerce; strategia per portare i clienti in negozio (drive to store).
In fase di validazione del modello di business di Retail Hub, è stata già individuata una robusta pipeline di potenziali startup italiane e internazionali,. Tre le startup italiani con cui l’hub ha già collaborato c’è Fluida, piattaforma cloud di Employee Relationship Management, controllata dal 51% da Zucchetti dal settembre 2019 (si veda altro articolo di BeBeez), che prima dell’acquisizione è stata supportata nell’identificazione di un progetto pilota e nell’apertura del nuovo mercato del pharma retail, generando una interessante opportunità di business ancora aperta. Retail Hub ha anche collaborato con Martha’s Cottage, piattaforma di e-commerce di prodotti per matrimoni, che nel febbraio 2019 ha chiuso un nuovo round da 520 mila euro. (si veda altro articolo di BeBeez). Per quest’ultima, Retail Hub ha chiuso un importante deal con un’azienda che opera negli accessori per la casa.
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