Meyer Corporation, primario operatore attivo nel cookware e leader mondiale negli articoli da cucina, ha acquisito la maggioranza di TVS, società specializzata nella produzione di strumenti di cottura di design (si veda qui il comunicato stampa).
A vendere è stata la capogruppo Tregi, che contestualmente ha concluso insieme alla controllata Tagora srl un accordo di risanamento del debito ai sensi dell’articolo 67 della Legge fallimentare. L’accordo è stato siglato con Solution Bank, in qualità di creditore finanziario, che ha acquistato anche i crediti originariamente vantati verso le aziende da parte di Bnl, Intesa Sanpaolo, Mps e Unicredit.
Il Gruppo Tregi è stato assistito dallo Studio Legale Sutich-Barbieri-Sutich con riferimento agli aspetti legali dell’operazione di ristrutturazione e di dismissione di TVS. DLA Piper ha supportato Solution Bank con riferimento agli aspetti legali dell’operazione di ristrutturazione e di acquisto dei crediti finanziari. Meyer è stata seguita dallo studio legale Ferraro-Ginevra-Gualtieri in relazione all’operazione di acquisizione di TVS. Hogan Lovells ha affiancato le banche cedenti. Tregi è stata inoltre assistita per gli aspetti di natura finanziaria da Emintad Italy srl, KPMG e dallo studio Bacciardi & Partners.
Fondata nel 1967, TVS ha sede a Fermignagno (Pesaro e Urbino) e sinora era controllata interamente dalla famiglia Bertozzini. La società, presieduta dal Cavalier Gastone Bertozzini e guidata dal ceo Giuseppe Alberto Bertozzini, aveva chiuso il bilancio 2018 con 46,2 milioni di euro di ricavi netti, un ebitda negativo di 3,2 milioni e un debito finanziario netto di 11,8 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus).