Letsell, scaleup torinese che offre siti di e-commerce chiavi in mano, ha incassato un round da 420 mila euro guidato da LIFTT, veicolo italiano di investimento in startup presieduto dallo scienziato e imprenditore Stefano Buono (si veda qui il comunicato stampa). LIFTT ha investito 300 mila euro nel round. Grazie ai nuovi investimenti, Letsell potrà lavorare su due obiettivi primari: l’internazionalizzazione del proprio business (lo sbarco in Francia e Spagna, come prima tappa), che consentirà alla startup di raggiungere a termine una base di unn milione di utenti (i Letseller) e l’ampliamento del comparto B2B con l’obiettivo di raggiungere nel 2020 “quota 100” nella piattaforma dei fornitori.
Quello appena incassato costituisce il secondo aumento di capitale per Letsell, che nel maggio 2019 aveva chiuso un aumento di capitale da 750 mila euro. Lo avevano sottoscritto investitori stranieri da Gran Bretagna, Svezia e Spagna, che hanno investito in B4D srl, la società proprietaria del portale (si veda altro articolo di BeBeez). A fornire i primi capitali a Letsell è stata Brandsdistribution.com, azienda torinese fondata da Carlo Tafuri, che distribuisce online B2B abbigliamento e accessori firmati e che dal 2014 ha lanciato un progetto di raccolta che vede coinvolti investitori italiani, tedeschi, svedesi e rumeni nel supportare startup digitali innovative. Letsell già nella fase di seed era stata valutata un milione di euro (si veda qui FashionNetwork). Tra le startup italiane supportate da Brandsdistribution c’è stata anche Skinlabo (si veda altro articolo di BeBeez).
Letsell è stata fondata nel 2018 a Torino da Luca Ferrero, Carlo Tafuri e Michele Contrini, imprenditori ed esperti provenienti dal mondo della comunicazione e del commercio elettronico. La startup consente a tutti coloro che non hanno una partita IVA, né un’azienda alle spalle, di avviare un’attività di e-commerce a prezzo contenuto e quindi guadagnare vendendo prodotti online. Letsell fornisce grafiche e adv pronte per essere condivise sui social, oltre a un servizio online di formazione per imparare a realizzare un e-commerce accattivante e per utilizzare con successo tutti gli strumenti che un perfetto e-business manager ha a disposizione: dalla newsletter ai coupon, alle promo, fino ai banner sugli store della piattaforma. A poco più di 2 anni dalla nascita, la scaleup conta circa 80 mila iscritti, forte presenza nel settore moda, oltre 4.000 referenze di prodotti di marca, più di 200 marche e 30 mila articoli, di cui il 35% made in Italy. Nel marzo scorso la scaleup, insieme a Greeneria, aggregatore di produttori,artigiani, professionisti e imprese della green economy, ha lanciato il primo franchising online gratuito in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).
A proposito dell’investimento in Letsell, il ceo di LIFTT, Giovanni Tesoriere, ha spiegato: “La scelta di investimento è pienamente in linea con gli obiettivi di LIFTT, che prosegue il suo percorso di scouting e valorizzazione di realtà ad elevato potenziale di crescita e in grado di generare una ricaduta positiva. L’investimento rientra nel piano strategico e valoriale della nostra società che ha insita nella sua mission la volontà di generare un impatto positivo sul territorio puntando su progetti che apportino innovazione al paradigma economico e sociale. Abbiamo creduto in Letsell perché è qualcosa di più e di diverso dall’e-commerce standard. Inoltre, la concomitanza con un periodo assolutamente inedito come quello che stiamo vivendo rappresenta, un’opportunità per quelle persone che necessitano di mettersi o rimettersi in gioco e ripartire, sfruttando le potenzialità che il mondo digitale offre. Il tutto senza alcun investimento iniziale e tramite una piattaforma assolutamente intuitiva: in pochi click si è subito operativi”.
LIFTT è è nato dall’alleanza pubblico-privata tra Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, attraverso la Fondazione Links, nata a sua volta dalla collaborazione tra la stessa Fondazione e l’ateneo torinese per coniugare innovazione, impresa e finanza. LIFTT è presieduto da Stefano Buono, fisico e fondatore di Advanced Accelerator Applications, poi ceduta a Novartis per 3,9 miliardi di dollari nel 2018. Buono è anche proprietario del family office Elysia Capital (cha già effettuato più di 25 investimenti nei campi dell’innovazione sostenibile, il benessere, l’educazione, l’arte e la cultura; nel settembre 2019 ha per esempio partecipato al round da 9,3 milioni di franchi svizzeri (8,5 milioni di euro) della startup elvetica GenomSys) e presidente di Planet Smart City, startup italiana specializzata nello smart social housing.
Nel consiglio di amministrazione di LIFTT siede anche Carla Ferrari, cfo di Compagnia di San Paolo, fondazione impegnata da tempo nel venture capital sia europeo sia americano attraverso un programma d’investimento dedicato ai private market, che ha assunto impegni in fondi per un miliardo di euro, e che più recentemente ha avviato un’attività di valutazione e investimento anche di fondi venture capital come United Ventures, Primo Space, Sofinnova Telethon, Claris, Eureka, che operano sul mercato italiano. Ferrari è anche vicepresidente e consigliere di Fondazione Links.
LIFTT lo scorso aprile ha chiuso un round da 7,2 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). All’aumento di capitale, lanciato il 24 gennaio scorso, hanno partecipato 36 investitori tra privati, business angel, holding di investimento e dipendenti. L’operazione ha portato l’investimento complessivo in Liftt a quota 9 milioni di euro.