Fondo Italiano d’Investimento sgr lancia un nuovo fondo di private equity dedicato agli investimenti di minoranza, battezzato Fondo Italiano di Minoranze per la Crescita – FIMiC e con un primo target di raccolta di 400 milioni di euro e target finale a quota 800 milioni. L’iniziativa mira a coinvolgere un gruppo ampio di investitori istituzionali per supportare la crescita delle aziende italiane che hanno obiettivi di espansione, sia per linee interne sia attraverso acquisizioni (si veda qui il comunicato stampa). Lo Studio Legale associato Gitti and Partners ha assistito FII sgr nell’operazione.
Come sempre l’anchor investor del fondo sarà Cdp Equity, che è anche il socio di controllo dell’sgr, ma l’obiettivo è coinvolgere altri investitori istituzionali, italiani ed esteri. Inoltre, la nota diffusa ieri dalla società di gestione presieduta da Andrea Montanino e guidata dall’amministratore delegato Antonio Pace, tiene a precisare che “nelle strategie di investimento, il fondo cercherà quanto più possibile il coinvolgimento di altri operatori del mercato del private equity in modo da creare sinergie finanziarie e industriali che supportino le nostre eccellenze”.
Si tratta di un tema caro a Montanino, che ne aveva parlato in occasione del suo intervento il 14 maggio scorso all’ultima giornata di Milano Capitali, organizzata da MF Milano Finanza, tutta incentrata sul tema del private capital, di cui BeBeez è stato media partner (si veda qui la registrazione del video). Montanino, infatti, aveva auspicato una Fase 2 anche per il mercato del private capital italiano: “Ci vuole un aumento delle dimensioni dei fondi italiani, perché le imprese italiane devono a loro volta diventare più grandi”, per questo “FII continuerà a investire in fondi italiani, ma anche a investire direttamente nelle imprese, anche in coinvestimento con gli stessi fondi nei quali andremo a investire, così da scalare davvero di dimensione”.
Il focus degli investimenti è rivolto a imprese italiane con un fatturato annuo indicativamente compreso tra 20 e 250 milioni di euro, caratterizzate da buona solidità patrimoniale, da redditività attuale e prospettica, e da piani di sviluppo ambiziosi.
Si tratta della seconda iniziativa di Fondo Italiano dedicata a investimenti di minoranza, dopo il fondo FII Uno, con il quale, tra il 2010 e il 2017, sono stati realizzati 34 investimenti per un totale di capitale impegnato di oltre 390 milioni di euro. Sdempre nel suo intervento a Milano Capitali, Montanino aveva ricordato che “in 10 anni FII ha effettuato 40 investimenti diretti e 41 indiretti in fondi che hanno investito a loro volta in 500 imprese” e che “l’operazione funzionò grazie alla stretta collaborazione tra istituzioni (Cdp, Mef, Abi, Confindustria e grandi banche italiane) e FII sgr”, che contribuì ad allargare il mercato, supportando i team di private equity, venture cpaital e private debt nella loro raccolta, e a capitalizzare le imprese tramite investimenti diretti. Montanino aveva contribuito in prima persona a far nascere FII 10 anni fa, quando era dirigente del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze (si veda qui altro articolo di BeBeez sul pensiero di Montanino in tema di private equity e intervento pubblico).
A oggi FII sgr gestisce un totale di 9 fondi di investimento chiusi riservati a investitori qualificati, per un totale di asset under management target pari a oltre 3 miliardi di euro. I fondi FII Tech Growth, FII Tech Growth Lazio e il fondo Innovazione e Sviluppo sono destinati agli investimenti diretti, mentre agli investimenti indiretti sono destinati due fondi di fondi di private equity (FOF PE e FOF PE Italia) e due fondi di fondi di private debt (FOF PD e FOF PD Italia), così come i due fondi di fondi di venture capital, strategia che però è uscita dall’ambito di attività dell’sgr e che in futuro verrà condotta per conto di Cdp Equity dalla controllata Cdp Venture sgr (si veda altro articolo di BeBeez).
(Articolo modificato lunedì 8 giugno 2020 alle ore 17.12. Si aggiunge il consulente legale dell’operazione).