Fedrigoni spa, leader in Italia ed Europa nella produzione di carte speciali, prodotti ad alto valore aggiunto per packaging e grafica ed etichette autoadesive, controllato da Bain Capital, ha chiuso bene sia il 2019 sia il primo trimestre 2020 (si veda qui il comunicato stampa).
La società ha infatti archiviato il primo trimestre 2020 con un margine operativo di 45,7 milioni di euro (+1,1% rispetto a marzo 2019, a perimetro costante), cifra che include la neo-acquisita Ritrama (si veda altro articolo di BeBeez), nonostante i ricavi si siano fermati a 374,2 milioni di euro (-7,9%) a causa del generale calo di domanda, che ha riguardato anche la carta, determinato dal lockdown e dalla chiusura di molte attività in seguito all’emergenza Covid-19. Nel 2019 Fedrigoni ha conseguito 1.171,4 milioni di euro di fatturato (senza Ritrama, ancora non formalmente acquisita), in linea con l’anno precedente ma con un ebitda rettificato di 162,7 milioni di euro (+18,7% a perimetro costante) determinato dalle buone performance delle etichette autoadesive, cresciute in ricavi (391 milioni di euro, +4,2%) e volumi, e dai margini operativi in aumento della carta nonostante il fatturato stabile, che ha compensato il calo, peraltro previsto, del settore banconote, la cui complessa natura lo rende l’anello meno dinamico della catena.
Marco Nespolo, amministratore delegato di Fedrigoni, ha commentato: “I risultati risentono dell’impatto generalizzato dell’epidemia sui mercati nel mese di marzo, dopo due mesi in cui il Gruppo registrava una buona crescita e della costante sofferenza del settore banconote, compensati però dagli ottimi risultati delle etichette autoadesive, il cui ebitda adjusted è cresciuto a doppia cifra. Nelle Pressure sensitive labels infatti abbiamo raggiunto un posizionamento più forte e completo con l’acquisizione di Ritrama, conclusa a febbraio ma già in grado di prefigurare sviluppi ambiziosi, che ci ha reso il terzo polo mondiale del settore, permettendoci di rifornire segmenti come l’alimentare, il farmaceutico, la logistica, il personal care che durante e dopo l’emergenza Covid sono addirittura cresciuti. Nonostante il momento non favorevole, dunque, stiamo beneficiando delle azioni di trasformazione messe in campo nell’ultimo anno, che vanno dal potenziamento del management team allo sviluppo di prodotti sempre più performanti ed ecologici, dalle acquisizioni agli investimenti in tecnologia, dalla revisione dei prezzi e dei costi allo scouting di nuovi mercati. Tutte azioni che ci hanno consentito di aumentare i margini operativi pur in presenza di un calo nel fatturato. L’emergenza Covid ci ha imposto delle manovre correttive, ma non ci farà deviare dal piano di sviluppo e dalle iniziative strategiche che abbiamo definito per proseguire nella crescita del Gruppo”.
Fedrigoni è attiva dal 1888 nella produzione di carte speciali. Il Gruppo è tra i maggiori operatori in Europa nella produzione di diverse tipologie di carta ad alto valore aggiunto per packaging e grafica, e di prodotti autoadesivi per l’etichettatura. Conta 4.000 dipendenti tra Italia e sedi estere e 25.000 referenze in catalogo, distribuite in 130 Paesi nel mondo. E’ controllata dal dicembre 2017 da Bain Capital Private Equity, che ha rilevato una partecipazione di controllo per 650 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione era stata finanziata tramite un prestito ponte, rifinanziato poi nell’aprile 2018 tramite un bond da 455 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), riaperto nel luglio 2018 per altri 125 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez), raggiungendo una dimensione totale di 580 milioni di euro. A Fedrigoni fanno capo anche: il celebre marchio e la manifattura Fabriano, con oltre 750 anni di storia;e appunto Ritrama, multinazionale italiana che realizza prodotti autoadesivi (si veda altro articolo di BeBeez).