Il fondo IdeA Ccr II ha portato a termine l’attesa ricapitalizzazione di Pieralisi Maip spa, leader mondiale delle macchine olearie. L’operazione era attesa dallo scorso gennaio, con il closing previsto per marzo (si veda altro articolo di BeBeez), ma il lockdown ha rallentato il tutto e i contratti definitivi sono stati siglati soltanto nei giorni scorsi (si veda qui Il Corriere dell’Adriatico).
Come previsto dal pre-accordo firmato tra dicembre 2019 e gennaio 2020, Idea CCR II acquisice il 51% del capitale dell’azienda con sede a Jesi (Ancona), mentre Frapi, la holding della famiglia Pieralisi, scende al 49%, di cui un terzo circa nella mani di Gennaro Pieralisi, un altro terzo alla sorella Paola e l’ultimo terzo ad Andrea Pieralisi, mentre restano fuori dalla partita i nipoti Francesco e Cristina Casoli, a differenza di quanto previsto dal pre accordo.
Il fondo aveva acquistato nel 2017 dalle banche creditrici la maggioranza dei crediti a medio-lungo termine di Pieralisi, insieme ai crediti di altre otto aziende (Snaidero, Calvi, Canepa, Grotto, Biokimica, Trend Group, Consorzio Latte Virgilio e Zucchi, si veda altro articolo di BeBeez). In particolare i crediti verso Pieralisi erano stati ceduti da Bnl e Credito Valtellinese. Successivamente il fondo ha acquisito altri crediti vantati dalle banche verso l’azienda sino a decidere di convertirli a capitale d’accordo con la famiglia Pieralisi.
La ricapitalizzazione andrà a riequilibrare la situazione finanziaria dell’azienda. La società ha chiuso con ricavi consolidati per 100 milioni di euro e un ebitda di 10 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Al comando della gestione di Pieralisi resterà come amministratore delegato Alessandro Leopardi.
Pieralisi è stata fondata a Monsano nel 1888 da Adeodato Pieralisi. Dal secondo dopoguerra, nella sede principale di Jesi, si è specializzata nella produzione delle prime macchine olearie, e quello che era sistema produttivo a carattere familiare diviene una solida organizzazione di tipo industriale su ampia scala. Negli anni ’60 la Pieralisi ha rivoluzionato i sistemi tradizionali di estrazione dell’olio d’oliva e conquistato i mercati nazionali e internazionali introducendo il primo decanter per la lavorazione in continuo delle olive. A partire dagli anni ’70 la Pieralisi ha individuato nuovi mercati ed è diventata leader mondiale nella centrifugazione. Oggi conta 15 insediamenti produttivi e commerciali strategicamente dislocati in Italia, Spagna, Grecia, Germania, Olanda, Stati Uniti, Brasile, Cina e Tunisia, per una superficie totale coperta di 97.000 mq. Vanta oltre 550 dipendenti e più di 26 mila clienti.