Il fondo infrastrutturale Morgan Stanley Infrastructure Partners metterà in vendita dopo l’estate la controllata Ital Gas Storage, operatore indipendente nei servizi di stoccaggio di gas naturale in Italia. Lo riferisce Mergermarket, secondo cui l’azienda sarebbe valutata 1,2 miliardi di euro, compreso il debito da 860 milioni di euro. L’asta partirà in autunno, ma gli info memo stanno già circolando.
Tra i potenziali acquirenti di Ital Gas Storage rientrano altri fondi infrastrutturali come Goldman Sachs Infrastructure Partners, Firs State, Macquarie Infrastrutture Real Assets (affiancata da Crèdit Agricole); aziende come Snam, assistita nell’operazione da Citigroup e Unicredit; il private equity Usa KKR. In pole position ci sarebbe Macquarie, che in Italia dal giugno 2016 controlla anche Società Gasdotti Italia insieme a Swiss Life (si veda altro articolo di BeBeez).
Con sede a Milano, Ital Gas Storage controlla un maxi-deposito di gas nella Pianura Padana. Morgan Stanley Infrastructure Partners aveva investito nella società nell’agosto 2015, tramite il veicolo Sandstone Holdings, acquisendo il 49% accanto a Whysol Gas Storage Holding spa, che fa capo all’ex McKinsey Alberto Bitetto (si veda altro articolo di BeBeez).
In occasione dell’erogazione della linea di credito da oltre un miliardo a fine gennaio 2016 (si veda altro articolo di BeBeez), Morgan Stanley aveva incrementato la sua quota nel progetto sino al 92,5%, con Whysol che aveva mantenuto il 7,5% (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2019 Ital Gas Storage aveva rinegoziato il debito da 1,056 miliardi di euro con le banche (si veda altro articolo di BeBeez). La linea di finanziamento con gli istituti di credito era stata infatti ridotta a 866 milioni di euro, a seguito dei minori costi di costruzione del nuovo impianto di Cornegliano Laudense (Lodi), avviato nel dicembre 2018.