Borgosesia spa, sviluppatore immobiliare quotato sul mercato MTA di Borsa Italiana, ha acquistato 6 milioni di euro lordi di Npl garantiti da immobili, versando un corrispettivo di 3,15 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). I crediti, ceduti da banche e intermediari nazionali e destinati a essere successivamente cartolarizzati, risultano assistiti da ipoteche di primo grado su immobili ultimati a destinazione per lo più residenziale e prevalentemente situati in Lombardia e a Roma.
Tali operazioni seguono di pochi giorni l’acquisto di crediti per un valore nominale pari a 2,5 milioni nell’ambito del closing dell’acquisizione del 100% del veicolo di investimento immobiliare Lake Holding, mediante il versamento a stralcio della somma di 1,5 milioni.
Sempre ieri, infatti, Borgosesia ha formalizzato il closing relativo all’acquisizione di Lake Holding (si veda altro articolo di BeBeez), rilevando per 300 mila euro una quota pari al 17,38% della società con il contestuale conferimento in amministrazione a favore di Figerbiella srl, fiduciaria del Gruppo, di una ulteriore partecipazione pari al 77,62% del relativo capitale destinata a essere permutata (a richiesta di Borgosesia ed entro il 28 febbraio 2021) con 766.835 azioni ordinarie da questa già detenute in portafoglio con un conguaglio in denaro di 767 mila euro circa.
Borgosesia chiude quindi il primo semestre con crediti rilevati del valore di 8,5 milioni, a fronte di un corrispettivo pagato pari a 4,65 milioni. Il sottostante di questi crediti è rappresentato da immobili ultimati che, completato il processo di ripossessamento, potranno essere immediatamente rimessi sul mercato.
“Nonostante gli effetti portati dal Covid-19 siamo riusciti a chiudere il semestre con investimenti che sfiorano i 5 milioni di euro, rispettando gli obiettivi comunicati ai nostri azionisti. A fronte di questi investimenti il Gruppo ha inoltre portato a termine vendite, prevalentemente attraverso preliminari ad esecuzione differita, per circa 4,4 milioni di euro”, ha commentato Mauro Girardi, presidente di Borgosesia.
Ricordiamo che Borgosesia nel giugno scorso ha lanciato la prima Spac nel settore immobiliare non performing, BGS Club Spac (si veda altro articolo di BeBeez), il cui lancio era stato deliberato dal Consiglio di amministrazione di Borgosesia nell’aprile scorso (si veda altro articolo di BeBeez). La società a inizio aprile 2020 ha acquisito un immobile in via Rossini a Milano per 1,7 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo scorso, invece, lo sviluppatore immobiliare ha comprato un immobile nel centro di Roma per 4 milioni di euro, attraverso la controllata Doria srl. L’operazione è avvenuta mediante compensazione con crediti, prevalentemente ipotecari, acquistati in precedenza dal gruppo per un valore di 3,5 milioni (si veda qui il comunicato stampa). Sempre a marzo 2020, Borgosesia ha rilevato un altro immobile a Milano per 1,7 milioni di euro.
Borgosesia ha chiuso il 2019 con un patrimonio netto di 26,9 milioni di euro; un utile netto di 2,7 milioni (+69% dal 2018); un valore della produzione di 14,5 milioni, un ebitda consolidato rettificato di circa 5 milioni euro (+17,6%) e un debito finanziario netto consolidato in calo da 8 a 3,9 milioni. Si è trattato del primo bilancio chiuso dopo il perfezionamento della scissione, parziale e proporzionale a favore di Borgosesia del patrimonio della controllante CdR Advance Capital spa, quotata all’Aim Italia. Patrimonio che quest’ultima ha costruito conducendo attività di investimento in asset non performing. La scissione è stata condotta lo scorso dicembre (si veda qui il comunicato stampa), ma l’operazione era stata annunciata esattamente un anno prima, nel dicembre 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
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