AMCO, la società di credit management interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha chiuso con successo una nuova emissione obbligazionaria senior unsecured per un totale di 2 miliardi di euro in due tranche: una da 1,25 miliardi di euro con scadenza 17 luglio 2023, con cedola 1,5% e un’altra da 750 milioni con scadenza 17 luglio 2027 e cedola 2,25% (si veda qui il comunicato stampa).
Il totale degli ordini delle due tranche ha raggiunto i 5 miliardi da parte di 243 istituzioni, pari a 2,5 volte l’ammontare dell’emissione totale. Oltre il 60% delle allocazioni è ad investitori esteri. Gli investitori che hanno partecipato all’operazione includono asset manager, banche e istituzioni finanziarie. I titoli saranno quotati al mercato regolamentato di Lussemburgo. Le obbligazioni sono state emesse all’interno dell’Euro Medium Term Note Programme di AMCO, con un rating atteso di BBB (Standard & Poor’s) e BBB- (Fitch). UBS Europe SE e J.P.Morgan Securities Plc hanno agito in qualità di global coordinator dell’operazione, e Equita, Morgan Stanley, SocGen e UniCredit in qualità di joint lead manager. RCCD e Clifford Chance hanno agito in qualità di advisor legali, rispettivamente per AMCO e per le banche.
AMCO ha chiuso il 2019 con 318 milioni di euro di disponibilità liquide, un CET1 ratio pari al 63,7% e un rapporto Debt/Equity di sole 0,5 volte (si veda altro articolo di BeBeez e qui la presentazione agli analisti del bilancio 2019), a seguito dell’aumento di capitale di un miliardo di euro condotto nel dicembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
L’aumento di capitale era finalizzato a raccogliere nuove risorse per finanziare la crescita del business, incrementando così asset in gestione attraverso l’acquisizione e gestione di nuovi portafogli. Allo stesso scopo, nel settembre scorso Amco aveva anche collocato con successo un’emissione obbligazionaria senior unsecured da 600 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). La transazione seguiva il collocamento di un bond da 250 milioni nel febbraio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso marzo AMCO aveva comunicato di aver archiviato il 2019 con asset deteriorati in gestione in crescita del 18%, a quota 23,8 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di Utp e 13 miliardi di Npl, distribuiti su 120 mila controparti, di cui 30 mila corporate legate a Utp (si veda altro articolo di BeBeez).