HDI Holding Dolciaria Italiana spa, azienda leader in Italia nel settore della produzione e la vendita di dolci principalmente a base di cioccolato con i marchi Sorini e Feletti 1882, torna sul mercato. Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, infatti, il fondo Avenue Capital intende cedere il suo 51%, mentre la famiglia Lameri a cui fa capo il restante 49% vorrebbe mantenere quella quota.
Avenue Capital, supportato dall’advisor Vitale&Co, intenderebbe aprire l’asta a settembre. Tra i potenziali acquirenti ci sono concorrenti quali Sperlari, Novi o Bauli (per la quale nel tempo Hdi ha anche realizzato alcune lavorazioni), ma ovviamente anche fondi di private equity con focus sull’alimentare.
Hdi registra circa 3 milioni di ebitda. Nel settore del cioccolato i multipli si collocano attorno alle 8 volte l’ebitda. Sorini e Feletti raccolgono circa 30 milioni di ricavi ed erano arrivate a superare 50 milioni di fatturato.
Feletti 1882 era stata fondata a Torino da Carlo Birocchetto e rilevata nel 1916 dal commendator Giuseppe Feletti che fece del suo nome il marchio passato alla storia. Sorini è stata invece fondata a Castelleone, vicino a Cremona, nel 1915 dietro la spinta del farmacista Fausto Sorini, che aveva creato la storica caramella Rabarbaro. La società è poi diventata proprietà della famiglia cremonese Lameri e dell’industriale Carlo Alquati, le cui quote sono state successivamente rilevate dagli stessi Lameri.
HDI Holding Dolciaria Italiana spa, era stata rilevata da Europa Investimenti nel 2016, quando era in concordato preventivo, dopo una crisi che durava da due anni. L’operazione era stata finanziata anche con un minibond da 5 milioni di euro con scadenza aprile 2019, che era stato sottoscritto dal fondo di private debt di Tenax Capital Limited (si veda altro articolo di BeBeez). Europa Investimenti aveva rilevato la maggioranza di HDI Holding Dolciaria Italiana dalla procedura, dopo che a inizio febbraio 2016 il Tribunale di Cremona aveva emesso sentenza di omologa della proposta di concordato preventivo in continuità. Europa Investimenti, tramite il veicolo Lanzone Cinque, si era impegnato a garantire le obbligazioni di pagamento previste nel piano concordato preventivo di HDI per un importo complessivo massimo di 16,5 milioni di euro. La famiglia Lameri, sino a quel momento proprietaria dell’intero capitale della società, era scesa in minoranza.HDI era stata poi portata da Europa Investimenti a far parte del gruppo Cose Belle d’Italia, che riuniva molti marchi storici del made in Italy. Allora Cose Belle d’Italia aveva appena annunciato un aumento di capitale da 15 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) che è poi stato sottoscritto da Avenue Capital, che allora aveva un accordo di coinvestimento con Europa Investimenti e aveva investito nella stessa Europa Investimenti.
Nel marzo 2018 Europa Investimenti era stata acquisita dal gruppo Arrow Global (si veda altro articolo di BeBeez) ed Avenue Capital, tramite i suoi veicoli GL Europe Luxembourg, era uscita dal capitale sociale. Cose Belle d’Italia e tutte le società da questa controllate, non erano state oggetto di acquisizione da parte di Arrow Global Group ed erano passate sotto il controllo di Stefano Vegni, che contestualmente aveva lasciato Europa Investimenti (scarica qui il comunicato stampa di allora). Quanto ad HDI, la quota di Cose Belle d’Italia era stata poi rilevata direttamente da Avenue Capital.