La fabbrica milanese di imprese deep tech e-Novia ha chiuso il collocamento del prestito obbligazionario convertendo con sottoscrizioni per 21 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
L’operazione era in corso da inizio anno e proprio per sottoscrivere parte del bond era stata condotta una campagna di equity crowdfunding sul portale BackToWork da parte di Fin-Novia, una newco creata ad hoc per convogliare capitale di privati nell’investimento in e-Novia (si veda altro articolo di BeBeez). Allora si parlava di un bond da 25 milioni. In realtà l’emissione è stata appunto di 21 milioni, a cui si sono aggiunti poi altri 9 milioni di nuovi prestiti bancari, per un totale quindi di 30 milioni di euro di nuova finanza.
Il bond è stato equamente sottoscritto dagli attuali azionisti, nuovi investitori internazionali e gli oltre 220 investitori privati che hanno sottoscritto la campagna di equity crowdfunding di Fin-Novia, che ha incassato 7,665 milioni di euro soprattutto grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo Private Banking, che, attraverso la propria rete nazionale, ha deciso di proporre l’operazione ai propri clienti. La sinergia è stata il primo eclatante risultato dell’operazione di investimento da parte di Neva Finventures, il veicolo di corporate venture capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center, in BacktoWork24 (si veda altro articolo di BeBeez).
La Fabbrica di Imprese e-Novia ha chiuso il 2019 conn ricavi per 10,6 milioni di euro (+26% dal 2018), un ebitda di 789 mila euro (+36%) e una liquidità netta di circa 6,5 milioni di euro. Il bilancio 2019 di e-Novia dimostra un importante incremento degli investimenti nel portafoglio, che a fine anno conta 20 imprese e 10 progetti imprenditoriali in pipeline, consolidando la presenza della società nelle deep technologies e in particolare in aree strategiche quali Collaborative Mobility, Agumented Humans e Humanized Machines, che anche in questa prima parte del 2020 dimostrano crescita e resilienza.
Fondatori di e-Novia sono Vincenzo Russi (ceo con oltre 35 anni di esperienza come top manager di corporate globali), Ivo Boniolo (cio, con esperienza di innovation transfer e founder e ceo di vari spin-off del Politecnico di Milano) e Cristiano Spelta (cfo, a sua volta ceo di spin-off dell’Università di Bergamo). Hanno già investito in e-Novia società leader nei propri settori come Brembo, Dompè, Landi Renzo, Fassi, Dainese, Pelliconi, Streparava, Eldor, Rubinetterie Bresciane, Mermec, tra i 26 investitori industriali e finanziari.
I proventi dell’emissione obbligazionaria saranno utilizzati dalla società per sostenere gli obiettivi di crescita fissati dal piano industriale, quali: lo sviluppo del portfolio con il consolidamento di iniziative esistenti e la nascita di nuove tecnologie, l’espansione della presenza su nuove geografie, il rafforzamento del modello di fabbrica attraverso il consolidamento delle relazioni con i centri di ricerca e i politecnici e con l’attrazione di nuovi talenti. Il piano di sviluppo porta la società a intraprendere un percorso verso il mercato dei capitali, con l’obiettivo di completare il processo di trasformazione in public company.
“Aver concluso con successo il prestito obbligazionario in questa particolare condizione, e aver ottenuto la fiducia di operatori internazionali leader nei loro settori, testimonia l’attenzione degli investitori a una realtà espressione dell’economia reale. Nuovi investitori che si uniranno agli azionisti storici per allargare la compagine di stampo industriale alla quotazione”, ha affermato Vincenzo Russi, ceo e cofondatore di e-Novia.