Liquidità in arrivo per il produttore italiano di gelati Sammontana, che ha annunciato due operazioni in pochi giorni: da un lato, un finanziamento da 10 milioni di euro da Cdp (si veda qui il comunicato stampa) e, dall’altro, la stipula del preliminare di vendita allo sviluppatore immobiliare Borio Mangiarotti di un’area di circa 18 mila mq in via Bistolfi a Milano, nei pressi dello scalo ferroviario di Lambrate, tra il quartiere di Città Studi e quello dell’Ortica (si veda qui il comunicato stampa).
Le risorse incassate con il prestito di Cdp hanno come obiettivo principale il completamento di investimenti finalizzati alla crescita dimensionale del gruppo. Nunzio Tartaglia, responsabile della divisione Cdp Imprese ha commentato: “Il supporto a Sammontana risponde alla volontà di Cdp di sostenere le migliori mid cap italiane, già affermate nel settore di riferimento e che intendono aumentare la propria competitività anche in ambito internazionale. Sammontana, storica realtà italiana ora guidata dalla terza generazione, ha saputo costruirsi negli anni un invidiabile posizionamento competitivo, grazie a iniziative di marketing ed innovazione di prodotto e alla corretta combinazione di capacità economiche e manageriali, tra cui l’attenzione a temi di governance, ESG e trasparenza informativa di bilancio. Tutto questo ha consentito al gruppo di intraprendere un continuo percorso di crescita, che siamo sicuri proseguirà nonostante l’attuale contesto emergenziale”.
Quanto all’operazione immobiliare con Borio Mangiarotti, che si è avvalsa della consulenza legale di Todarello & Partners e di Belvedere Inzaghi & Partners -BIP, e della consulenza finanziaria di Vitale&Co, nell’area ceduta da Sammontana è prevista la realizzazione di circa 250 appartamenti, con i lavori che avranno inizio nella seconda metà del 2021. Il futuro sviluppo residenziale di Borio Mangiarotti segna un ulteriore passo avanti nell’importante processo di rigenerazione urbana già in atto nel quartiere, grazie alla riqualificazione di immobili ormai da tempo in disuso.
“Si tratta di una delle aree di Milano più promettenti nel prossimo futuro, per questo riteniamo sia importante sviluppare un prodotto residenziale di valore, sostenibile e innovativo, ma che sia al contempo economicamente accessibile, in grado di rispondere in modo puntuale alle richieste abitative del mercato, oggi sempre più attento non solo alla qualità, ma anche a tematiche di efficienza e sostenibilità ambientale”, ha spiegato Edoardo De Albertis, ceo di Borio Mangiarotti spa.
Borio Mangiarotti spa, fondata nel 1920 a Milano, realizza residenze, spazi commerciali, infrastrutture e servizi. Dal maggio scorso è partecipata al 20% da Värde Partners (si veda altro articolo di BeBeez), un fondo di private equity americano con 14 miliardi di dollari di asset in gestione. Varde Partners è attualmente è in gara per l’acquisto dello Scalo Porta Romana di Milano, insieme a Coima, Covivio e Hines (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’aprile 2017 ha acquisito i Boscolo Hotels (si veda altro articolo di BeBeez) e ha poi lanciato The Dedica Anthology, il nuovo marchio dell’hotellerie di lusso, ribattezzando gli hotel a 5 stelle del gruppo Boscolo. Nel dicembre 2018 ha annunciato il rifinanziamento del debito del gruppo con un bond senior secured da 337 milioni di euro emesso dalla società italiana Ingrid Hotels spa, proprietaria del brand (si veda altro articolo di BeBeez). Gli otto hotel in Italia, Francia, Ungheria e Repubblica Ceca (appunto gli ex Boscolo) sono stati poi ceduti a Covivio nel gennaio scorso per un totale di 573 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nello stesso periodo Borio Mangiarotti e Värde Partners hanno siglato un contratto di finanziamento da 113,5 milioni di euro da Intesa Sanpaolo e Banco Bpm per avviare lo sviluppo del progetto di rigenerazione urbana SeiMilano (si veda altro articolo di BeBeez).
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