Banca del Piemonte e Banca di Asti si sono impegnate a investire 30 milioni di euro nei titoli della cartolarizzazione dei prestiti alle imprese erogati sulla piattaforma fintech Credimi battezzata #OpenBankingAlliance e lanciata lo scorso giugno con il supporto di Banco Desio (si veda qui il comunicato stampa). Le due banche sono state assistite sul piano legale nell’operazione da Chiomenti. Gattai Minoli Agostinelli & Partners ha affiancato Credimi. Lo scorso giugno Banco Desio aveva ha siglato un accordo con Credimi per investire 50 milioni di euro in finanziamenti alle pmi che passino dalla piattaforma (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, le risorse delle tre banche saranno impiegate per sottoscrivere note di cartolarizzazione di finanziamenti strutturate da Credimi, i cui proventi saranno destinati alle imprese colpite dalla crisi dovuta al coronavirus e situate nelle 45 province delle regioni Lombardia, Umbria, Liguria, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo. Come tutte le cartolarizzazioni di Credimi, anche questa è stata realizzata mediante la spv Lumen srl. che ha emesso titoli partly paid. I prestiti sottostanti hanno una durata di 5 anni e sono garantiti dal Fondo di Garanzia.
Carlo Demartini, amministratore delegato di Banca di Asti, ha commentato: “L’adesione a Open Banking Alliance è una delle iniziative di Banca di Asti per rispondere concretamente e in maniera innovativa alle esigenze dell’economia del nostro Paese. L’unione tra player finanziari, che ben conoscono le gravi conseguenze dell’emergenza sanitaria sul tessuto economico, e player tecnologici, che consentono nuove forme di interazione, permette di proporre soluzioni efficaci con benefici per tutti gli attori, in particolare per le poi”.
Nel maggio scorso Banca Sella e Credimi aveva siglato un accordo per il finanziamento alle pmi, battezzato Liquidità 100. Grazie a questa partnership, Banca Sella potrà garantire ai propri clienti, che svolgono attività economica rientrante nel perimetro previsto dal Decreto Liquidità, tempi ancora più rapidi per la gestione delle domande di finanziamento previste dal decreto, che prevede la possibilità di richiedere un prestito fino a 25 mila euro o comunque non superiore al 25% dei ricavi 2019, con la copertura del fondo di garanzia del 100% (si veda altro articolo di BeBeez).
A inizio aprile, Credimi ha strutturato la cartolarizzazione Italianonsiferma con Generali, tramite il suo Fondo Straordinario Internazionale lanciato per fronteggiare l’emergenza coronavirus, che sarà anchor investor della tranche junior, con una quota da 10 milioni di euro su un target finale di raccolta di 100 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso giugno, a Generali si sono affiancate nel ruolo di anchor investor anche Finpiemonte e Fondazione CRT, il cui investimento di 4 milioni nella tranche junior ha permesso di aumentare di 40 milioni la potenza di fuoco dell’iniziativa, con la cifra aggiuntiva da destinare alle pmi di Piemonte e Val d’Aosta. Garantita al 10% dai due nuovi anchor investor, il restante 90% è coperto, in conformità con il Decreto Liquidità, dal Fondo di Garanzia Pmi (si veda altro articolo di BeBeez). Entrambe le operazioni sono in collaborazione con Banca Generali, che distribuisce il prodotto ai suoi clienti professionali, con l’obiettivo di mobilitare velocemente il risparmio privato italiano a supporto dell’economia reale.
Banca Generali nel corso del 2019 aveva già collocato alla sua clientela professionale un prodotto strutturato con sottostante 60 milioni di euro di crediti a medio-lungo termine a circa 450 pmi italiane che sono stati offerti sulla piattaforma nell’ambito dell’iniziativa Credimi Futuro (si veda altro articolo di BeBeez). Solo nei primi tre mesi dell’anno il prodotto Credito Futuro ha dato luogo ad altri 15 milioni di euro di crediti che sono stati cartolarizzati. Banca Generali, tramite la sua piattaforma lussemburghese, affianca Credimi sin dall’inizio della sua attività nell’acquisto delle note di cartolarizzazione di fatture commerciali emesse dalle pmi e offerte in piattaforma. I titoli abs emessi dall’spv Lumen sono infatti sempre sottoscritti da BG Fund Management Luxembourg sa (gruppo Banca Generali) e dai fondi di Anthilia Capital Partners sgr, Anima sgr, Tikehau Capital e da Banca Sella (si veda altro articolo di BeBeez).
Fondata nel 2017 da Ignazio Rocco di Torrepadula, ex senior partner di BCG, insieme a un team di giovani con esperienza tecnologica e finanziaria, Credimi è una startup fintech che sinora raccolto oltre 18 milioni di euro di capitali dagli investitori, in due diversi round. Il primo da 8 milioni in due tranche successive chiuse a febbraio 2016 da noti imprenditori e professionisti della finanza (si veda altro articolo di BeBeez) e l’altro da 10 milioni di euro nel settembre 2018, guidato da UV2 (United Ventures sgr) e Vertis Venture 2 Scaleup (Vertis sgr) (si veda altro articolo di BeBeez).
Credimi è una delle società in portafoglio agli investitori di venture capital monitorata da BeBeez Private Data
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