La fintech quotata alla Borsa di Londra Supply@Me Capital, attiva nel settore della cosiddetta inventory monetization, cioè la valorizzazione del magazzino di aziende industriali, avrà presto un nuovo canale di funding, che si affiancherà a quello delle cartolarizzazioni sottoscritte da investitori istituzionali terzi e dalle banche originator dei clienti (si veda altro articolo di BeBeez). Supply@Me Capital ha infatti annunciato nei giorni scorsi che i suoi soci di controllo in coinvestimento con un fondo alternativo hanno l’intenzione di acquistare una banca in Europa, che quindi potrà fungere da investitore in tutte le cartolarizzazioni che via via Supply@Me porterà sul mercato (si veda qui il comunicato stampa). In particolare, la banca si impegnerà a erogare sino a 8 miliardi di euro in 5 anni per supportare tutte le iniziative internazionali di Supply@Me, che sta ampliando l’attività dall’Italia al Regno Unito e al Medio Oriente, per arrivare poi anche negli Usa. A questo fine il fondo si è impegnato a ricapitalizzare la banca, una volta ottenuta l’autorizzazione all’acquisto da parte delle Autorità di vigilanza.
L’annuncio è stato dato in Regno Unito lo scorso settembre e la notizia non si era ancora diffusa in Italia. Almeno sino a quando il ceo e founder Alessandro Zamboni non ne ha parlato in occasione del suo intervento lo scorso 30 settembre alla Milano Finanza Digital Week, organizzata da Milano Finanza in collaborazione con BeBeez (si veda altro articolo di BeBeez).
A comprare la banca saranno, oltre al fondo, di cui al momento non è noto il nome, i due azionisti 1AF2 srl e The AvantGarde Group spa, entrambi riconducibili a Zamboni. A fine settembre, infatti, 1AF2 srl ha acquisito l’intero capitale di The AvantGarde Group per 91 milioni di euro. Lo studio Sinopoli & Partners, ha assistito 1AF2 srl. Tra i venditori, IWEP Ltd, società di diritto inglese, è stata assistita dallo studio Tonucci & Partners (si veda qui il comunicato stampa). L’acquisizione è stata realizzata attraverso l’esercizio di opzioni di acquisto, ha realizzato la exit di tutti i soci che avevano fatto ingresso in The AvantGarde Group nell’ambito di una operazione perfezionata alla fine del 2018, riportando sostanzialmente alle origini l’azionariato.
Zamboni ha sottolineato che Supply@Me non avrà nessuna partecipazione nella banca e che la piattaforma non prenderà mai posizioni di rischio sulle cartolarizzazioni, ma semplicemente fungerà da servicer. Ricordiamo che per il tramite della piattaforma, le aziende possono creare valore dalle proprie rimanenze di magazzino, ottimizzando il proprio capitale circolante e migliorare l’efficienza della catena di approvvigionamento. Le rimanenze di magazzino vengono smobilizzate grazie all’utilizzo di smart contract e all’utilizzo della blockchain di Sia, il gruppo specializzato in infrastrutture di pagamento controllato da Cdp Equity e che presto si fonderà con la paytech quotata Nexi (si veda altro articolo di BeBeez). Il possesso delle rimanenze resta nelle mani dell’azienda cliente, la quale, quando vende la merce, rimborsa il veicolo di cartolarizzazione con ulteriori rimanenze del magazzino. Questo giro si protrae per 3 anni e solo l’ultima operazione sarà rimborsata in contanti, mentre l’eventuale invenduto andrà riacquistato da un reseller con il quale Supply@Me ha già stipulato un accordo preventivo per l’acquisto a un prezzo prefissato.
Intanto il portafoglio di contratti firmati dalla piattaforma ha raggiunto quota 1,64 miliardi di euro e coinvolge 142 aziende (in media gli accordi riguardano 10 milioni di euro per azienda) (si veda qui il comunicato stampa), ma Zamboni nel suo intervento alla MF Digital Week ha detto che entro fine anno saranno stati stipulati accordi con 200 aziende per un totale di circa 2 miliardi di euro”. In particolare, di quel totale di aziende, 19 accordi sono già stati portati grazie all’accordo annunciato a inizio settembre con Epic sim (si veda qui il comunicato stampa).
Attualmente StormHarbour Securities LLP sta ancora collocando presso gli investitori istituzionali la prima cartolarizzazione per un valore atteso di circa 300 milioni di euro, che dovrebbe essere completata entro fine ottobre. I successivi due programmi di cartolarizzazione andranno poi finalizzati entro il 31 marzo 2021 per arrivare appunto al totale di oltre 1,6 miliardi.
La società si è quotata al LSE nel marzo scorso, con una capitalizzazione di ben 227,5 milioni di sterline e un flottante del 26%, a seguito della fusione inversa tra la scaleup fintech italiana Supply@Me srl e Abal Group, una cosiddetta cash-shell company, che sino a inizio febbraio 2020 era quotata all’Aim di Londra e che è stata ribattezzata appunto Supply@Me Capital (si veda altro articolo di BeBeez).
La fintech è controllata oggi al 54,06% da TheAvantGarde Group spa, che come detto fa capo ad Alessandro Zamboni. E’ socio anche un gruppo di investitori che nel giugno 2019 avevano sottoscritto in club deal un aumento di capitale da 2 milioni di euro, sulla base di una valutazione del 100% di 25 milioni; altri investitori sono Equita sim e Ceresio sim per conto di loro clienti privati, che hanno investito in club deal, e l’asset manager maltese Parrot Capital (Global Capital Plc).