La piattaforma fintech CrescItalia Lab di Crescitalia Holding, nonostante la congiuntura economica generata dalla pandemia nel primo semestre 2020, ha originato e transato un turnover superiore a 41 milioni di euro. La piattaforma dall’inizio dell’attività più di un anno fa ha valutato quasi 5.000 fatture presentate da aziende cedenti, selezionandone circa un 50% per gli investitori con rendimenti lordi ponderati significativamente superiori alle aspettative, con una percentuale di insolvency (comunque neutralizzata dalle polizze assicurative sottoscritte per la copertura con una primaria assicurazione) inferiori allo 0,50% del valore nominale dei crediti acquistati (si veda qui il comunicato stampa).
Sinora la piattaforma ha finanziato l’acquisizione dei crediti commerciali con operazioni di cartolarizzazione, che prevedono la cessione pro-soluto dei crediti su base rotativa. Le fatture sono garantite mediante un contratto di assicurazione. L’ultima annunciata è stata un’operazione sino a un massimo di 26 milioni di euro strutturata da Zenith Service che ha dato vita a titoli asset-backed emessi in un’unica classe e sottoscritti mediante private placement da un investitore istituzionale (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione precedente, sempre strutturata da Zenith Service, era stata annunciata nel settembre 2019. In quel caso si trattava di una cartolarizzazione da 25 milioni di euro condotta per il tramite di CrescITA spv srl (si veda altro articolo di BeBeez).
La piattaforma CrescItalia Lab sarà impiegata per selezionare gli investimenti del fondo SGT Crescitalia Invoice Fund, gestito da Sagitta sgr, controllata da Arrow Global. Mattia Donadeo Spada, amministratore delegato di CrescItalia, ha aggiunto: “Abbiamo contribuito alla creazione di più veicoli di cartolarizzazione al fine di rendere operativa la piattaforma e poter fornire agli investitori una analisi completa delle dinamiche di rischio/rendimento, dell’asset class e il track-record realizzato fino ad oggi. I dati sono estremamente incoraggianti, con un portafoglio di crediti frazionato e diversificato in tutta Italia e in area UE, rendimenti che superano le attese e transazioni che continuano a crescere. La piattaforma è dunque ormai collaudata e siamo ansiosi di poter affiancare il fondo di Sagitta sgr nell’operatività e continuare a supportare le aziende italiane in un periodo storico come quello attuale”.
Nel dettaglio, CrescItalia Lab è impiegata nella fasi di origination, screening, analisi delle aziende cedenti, dei debitori ceduti, dei singoli crediti e della loro origine, nonché la gestione dell’intero processo di acquisto, dell’asset management, delle funzioni di middle e back office a supporto della sgr, della banca depositaria, del risk manager e della funzione di valutazione
“I dati raccolti dalla piattaforma sono estremamente incoraggianti e ci danno un’ulteriore conferma della validità del prodotto in un periodo storico come quello che stiamo vivendo, questo fondo è un aiuto concreto per le pmi che possono recuperare liquidità attraverso un ulteriore canale di smobilizzo dei propri crediti commerciali e rappresenta un’opportunità estremamente interessante per gli investitori istituzionali che possono diversificare i propri investimenti con rendimenti superiori rispetto ad altri impieghi a basso profilo di rischio, grazie alla copertura assicurativa di una primaria assicurazione internazionale sui crediti acquistati”, ha dichiarato Claudio Nardone, amministratore delegato di Sagitta sgr.
Come noto, l’obiettivo del nuovo fondo SGT Crescitalia Invoice Fund è acquistare pro-soluto crediti commerciali con scadenze comprese tra 30 e 180 giorni, vantati anche da pmi nei confronti di primari debitori. È un fondo chiuso e si rivolge ad investitori istituzionali, compagnie di assicurazioni, casse di previdenza, fondi pensione, fondazioni bancarie e investitori professionali in generale. Il veicolo, con un obiettivo di raccolta di 200 milioni, è stato lanciato nel luglio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez). Sagitta si sta preparando a lanciare una nutrita batteria di fondi, forte di tutte le autorizzazioni di Banca d’Italia necessarie per la gestione di fondi immobiliari e di fondi di private equity, di private debt e di fondi di credito. Nella maggior parte dei casi i nuovi fondi vedranno Arrow Global nel ruolo di anchor investor. Lo aveva annunciato la sgr in conferenza stampa nel maggio 2019 (si veda altro articolo di BeBeez).
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