La startup fintech B2B italiana specializzata nell’automazione del credito al consumo, faire.ai, ha incassato un round da 1,5 milioni di euro da Banca Progetto (si veda qui il comunicato stampa). La startup sfrutta l’open banking come fonte di dati e utilizza il machine learning e l’intelligenza artificiale per stimare i modelli di rischio dei consumatori.
Faire.ai è stata fondata nell’aprile 2020 da quattro giovani talenti esperti del mondo fintech: Gianluigi Davassi, Gilberto Taccari, Giorgio Fiorentino e Cristina Bonacina. La piattaforma gestisce l’intero ciclo di vita di un prestito, consentendo a banche e istituzioni finanziarie di accedere al mercato del prestito istantaneo con un’unica API.
La startup offre una piattaforma cloud che abilita banche partner e istituzioni finanziarie all’erogazione di prestiti istantanei, e ciò è possibile grazie all’open banking, che consente il recupero dei dati transazionali degli utenti. A questo punto entra quindi in gioco l’intelligenza artificiale che consente di definire il merito creditizio dell’utente. Infine, la piattaforma offre a partner finanziari integrazioni via API per approvazione istantanea dei prestiti. faire.ai prevede di arrivare a fine anno con un team di oltre 10 persone e il cui numero è destinato a raddoppiare entro fine 2021. Oltre a crescere in termini di organico, la startup punta a espandersi in altri mercati europei, partendo da quello spagnolo.
“Siamo entusiasti di dare il via a questa nuova avventura e certi che sarà un’esperienza coinvolgente per tutti, soprattutto perché ci collochiamo in un contesto incredibilmente stimolante e in rapida crescita. Con il resto del team abbiamo già lavorato ad iniziative digitali di successo e ora, insieme, ci siamo lanciati in questa nuova sfida per consentire a banche e istituzioni finanziarie di entrare senza soluzione di continuità nel mercato del credito al consumo e promuovere l’inclusione finanziaria aiutando i clienti a godere del vantaggi dell’open banking, settore che da un anno a questa parte ha vissuto una vera e propria rivoluzione”, ha concluso Gianluigi Davassi, CEO e cofondatore di faire.ai.