La startup e-concept, fondata a Venezia da Claudio Iannelli, Matteo Bartoli e Francesco Pannoli, ha lanciato nei giorni scorsi una campagna di equity crowdfunding su Ecomill, piattaforma specializzata in progetti legati al settore dell’energia (si veda qui il comunicato stampa). Il progetto è stato presentato ieri in conferenza stampa. La campagna di e-concept ha un obiettivo minimo di raccolta di 100 mila euro e massimo di 250 mila, con una valutazione pre-money della startup di 1,5 milioni. Ad oggi ha raccolto 9.500 euro da 7 investitori.
I proventi della campagna saranno impiegati dalla startup veneziana per finanziare le sue infrastrutture di ricarica elettrica per la nautica: e-dock. Si tratta di una palina elettrificata per l’alimentazione e la ricarica elettrica di imbarcazioni. Adotta una presa tipo 2, modo 3, che garantisce i requisiti di sicurezza, allineandosi allo standard di ricarica internazionale previsto nel trasporto terrestre. La palina contiene la juice box di Enel X che, grazie alla oramai collaudata esperienza nel settore auto, garantisce un accesso ai servizi di ricarica operabile da diversi fornitori di energia. Un altro partner del progetto e-dock è Veritas, tra le principali utilities italiane, che entro la fine dell’anno utilizzerà le prime paline e-dock in punti strategici per usare la propria imbarcazione elettrica per la raccolta dei rifiuti. Ma anche Confindustria Venezia e Assonautica supportano la diffusione e comunicazione del progetto. Il progetto si avvale inoltre del supporto dei partner tecnici Edyn Marine e Huracan, Orvim, Edn Group e Rein. e-concept punta a vendere e-dock sia a grandi aziende private e pubbliche che hanno necessità di una rete privata di punti di ricarica (es. raccolta rifiuti, vaporetti, taxi…), sia a clienti privati come hotel, ristoranti, esercizi commerciali che vogliano offrire ai propri clienti un servizio a valore aggiunto. Nel caso della nautica privata, la palina di ricarica sarà installata presso il posto barca, permettendo così il rifornimento energetico durante l’ormeggio dell’imbarcazione. Attraverso una app dedicata, l’utente finale potrà richiedere di abilitare la fornitura di energia, il monitoraggio e il pagamento. Nel caso delle barche da lavoro l’abilitazione della palina può avvenire tramite badge RFID. Dal punto di vista ambientale, la palina di e-concept non solo contribuirà a ridurre le emissioni nocive dovute al traffico nautico, ma erogherà solo energia certificata prodotta da fonti rinnovabili, che è poi la politica del partner Enel X. Inoltre la palina è predisposta al V2G (vehicle to grid) per consentire la gestione dell’energia in ottica smart city, rendendo i veicoli collegati alla rete di distribuzione dei potenziali depositi di energia, aumentando l’efficienza del sistema elettrico locale e di conseguenza nazionale. Il progetto e-dock è stato inserito inoltre nella proposta che ha permesso alla città di Venezia di essere selezionata tra le 126 città europee che partecipano al bando ICC – Intelligent City Challenge. “Il progetto e-dock è un grimaldello per avviare un percorso di elettrificazione nella nautica, sia di diporto che da lavoro”, ha affermato Iannelli.
Il primo mercato di riferimento di e-dock è Venezia che, oltre ad avere 26.300 imbarcazioni registrate ad uso diportistico e oltre 1.400 imbarcazioni da trasporto pubblico in conto proprio e in conto terzi, è la città simbolo nel mondo per i trasporti su acqua. “Da qui al 2030 prevediamo che Venezia avrà emissioni nocive pari a zero grazie alla nautica elettrica. Questo ci permetterà di godere di una città ancora più meravigliosa, come l’abbiamo vista nel periodo di lockdown”, ha detto Iannelli. Claudio Fiorentini, presidente della Sezione Industrie elettriche, degli acquedotti e del gas di Confindustria Venezia ha sottolineato che: “Lo sviluppo della mobilità sostenibile è importante anche per la logistica: è cruciale aggiungere un ultimo miglio nautico sia per traffico merci che passeggeri. Venezia è anche il punto di partenza e arrivo per rotte di zone bellissime da Jesolo al delta del Po”. Valerio Volpe, dirigente del provveditorato interregionale alle opere pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, ha aggiunto: “Il progetto può e deve integrarsi con altri più importanti, come la sostituzione dei motori e del parco barche. E’ importante comunque avere punti di ricarica pubblici e privati per le imbarcazioni. Collaboreremo con gli estensori di progetto per l’individuazione di queste postazioni. Il progetto inoltre è facilmente esportabile in tutta la Laguna, come Chioggia e Pellestrina, perché è importante poter ricaricare le batteria in tutta la zona”. Il piano di e-dock prevede una successiva espansione sia in Italia che nei paesi europei dove maggiore è la spinta all’elettrificazione della nautica. Per esempio, esistono già diverse ZTL precluse ai motori a scoppio su laghi come il lato nord del lago di Garda o diversi laghi in Austria, in Germania o in Svizzera.