Clessidra sgr ha chiuso l’acquisto dell’intero capitale di Compagnia Europea Factoring Industriale (Coefi), uno dei principali operatori italiani del settore. A vendere sono stati Archeide Discounted Receveibles Opportunities Fund sarl, comparto della sicav lussemburghese Archeide, dedicato a supportare le pmi in sofferenza, che controllava l’88,59% del capitale, e il socio di minoranza Intermedia spa, una società di consulenza specializzata in factoring, garanzia e gestione del credito con sede a Castelfranco Veneto (Treviso), così come la stessa Coefi (si veda qui il comunicato stampa di Clessidra e qui quello di Archeide).
L’operazione è stata condotta dopo che nei giorni scorsi è stata ottenuta l’autorizzazione a procedere da parte di Banca d’Italia. Coefi è stata contestualmente rinominata Clessidra Factoring spa. In questa operazione Archeide è stata assistita dallo studio BCL di Treviso. Clessidra sgr è stata seguita da Pedersoli Studio Legale. Intermedia spa, l’altro socio di Coefi, è stato invece assistito da Npa – Studio Legale.
BeBeez aveva anticipato fin dallo scorso ottobre l’operazione, che è strategica per Clessidra, perché l’attività di Coefi è sinergica a quella del Clessidra Restructuring Fund (si veda altro articolo di BeBeez). Nei giorni scorsi Federico Ghizzoni, vicepresidente esecutivo di Clessidra sgr, oltre che responsabile (insieme a Giovanni Bossi) della gestione del Clessidra Restructuring Fund e presidente della neocostituita Clessidra Capital Credit sgr (si veda altro articolo di BeBeez), aveva spiegato che Clessidra intende rendere l’ex Coefi il trampolino di lancio del suo ingresso nel settore del factoring distressed (si veda altro articolo di BeBeez).
Ieri nella sua nota Clessidra ha spiegato infatti che Clessidra Factoring si specializzerà nel finanziamento del capitale circolante verso aziende con piani di ristrutturazione in corso e di piccole e medie imprese con buone prospettive industriali ma con difficoltà di accesso al credito bancario per aspetti dimensionali non ottimali e/o con rating basso o senza rating, utilizzando lo strumento del factoring a mitigazione del rischio di credito.
Archeide Idrof aveva fondato Coefi nel 2012 e in soli 8 anni Coefi, da startup in fase iniziale ha acquisito l’iscrizione all’Albo degli Intermediari Finanziari ex art. 106 TUB ed è divenuta un operatore di rilievo nel segmento pmi. Sotto la guida del presidente Attilio Biancardi e dell’amministratore delegato Mattia Serena, Coefi ha chiuso il 2019 con un turnover di 59 milioni di euro (+27,4% dai 46,3 milioni del 2018), di cui il 40% in Veneto, e un margine di intermediazione di 1,9 milioni (da 1,7 milioni) (si veda qui il bilancio 2019).
Clessidra Factoring sarà ora guidata dallo stesso Ghizzoni, che rivestirà la carica di presidente, e da Gabriele Piccini (ex country head di Unicredit), che assumerà il ruolo di amministratore delegato. Il piano industriale di Clessidra Factoring prevede uno sviluppo significativo del business e punta a portare il turnover dagli attuali 50 milioni di euro a 750 milioni nel 2024, con un margine di intermediazione di circa 20 milioni.
Mario Fera, amministratore delegato di Clessidra sgr, ha commentato: “Con questa iniziativa ampliamo ulteriormente la nostra piattaforma di servizi finanziari, andando a presidiare un mercato in cui vediamo un grande sviluppo potenziale. L’attività di Clessidra Factoring si inserisce nel solco della nostra volontà di sostegno alla piccola e media impresa italiana, in questo caso di quelle realtà senza o con un basso rating che hanno difficoltà di accesso al credito bancario, ma che rappresentano una componente determinante del sistema industriale italiano”.
Gabriele Piccini, ad di Clessidra Factoring, ha aggiunto: “Soprattutto in una fase delicata come quella attuale, la nostra attività potrà essere di aiuto nel supporto a imprese e filiere in ristrutturazione o in procedura, andando ad affiancare il sistema bancario in questa importante missione. Abbiamo definito un piano industriale solido e ambizioso che punta a posizionare la società ai vertici di questo comparto”.
Archeide Discounted Receveibles Opportunities Fund sarl è un comparto di Archeide Sca-Sicav FIS, che è gestita dal general partner, Archeide Lux sarl, società di diritto lussemburghese guidata da Alessandro Bruscagin.
Nella sua nota Archeide ha spiegato che, “completata la exit da Coefi, Archeide concentrerà ora le proprie attività nello consolidamento degli altri comparti attivi Empower Fund e Archeide Innovazione Italia, oltre che nello sviluppo ulteriore della società”.
La Sicav ha infatti lanciato di recente il comparto Innovazione Italia, un comparto dedicato agli investimenti di venture capital con un hard cap target di 50 milioni di euro per investire in startup innovative italiane in fase post-seed dall’elevato potenziale con un target di ritorno minimo dell’8%-10% (si veda altro articolo di BeBeez). Tra gli investitori potenziali del nuovo fondo rientra il veicolo di investimento in startup Investinit, attualmente in campagna di equity crowdfunding sul portale WeAreStarting. Investinit ha infatti selezionato il fondo Innovazione Italia come target di investimento una volta chiusa la campagna di raccolta (si veda altro articolo di BeBeez).
Empower Fund è invece è il comparto di private equity della Sicav, che investe nel settore dell’energia rinnovabile. E’ un fondo d’investimento aperto, speculativo, riservato a investitori istituzionali e qualificati, con un obiettivo di rendimento medio annuo del 10%-12%. Il comparto a fine settembre ha aperto un nuovo round di raccolta da 10 milioni di euro che si chiuderà a fine 2020 (si veda qui il comunicato stampa).