Deloitte Officine Innovazione ha lanciato l’Health&BioTech Accelerator: un programma di scale-up dedicato al futuro della salute e del biotech che nasce dalla collaborazione tra i più importanti attori dell’ecosistema (si veda qui il comunicato stampa).
L’obiettivo dell’acceleratore è sviluppare progetti pilota, integrando le soluzioni innovative delle startup e scaleup con le competenze e gli asset forniti dai partner, per potenziare il core business delle corporate o lanciare nuove soluzioni sul mercato. Per raggiungere lo scopo, sarà fondamentale il ruolo e il supporto di tutti gli operatori coinvolti, ognuno con una propria competenza specifica, come ad esempio quella degli scientific partner fondamentali per il processo di trasferimento tecnologico.
A fianco di Deloitte nell’Health&BioTech Accelerator ci sono: i corporate partner MSD Italia e Intesa Sanpaolo RBM Salute, gli scientific healthcare partner GVM Care & Research, Humanitas Research Hospital, Santagostino e Casa di Cura La Madonnina, gli scientific research partner Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), Università degli Studi di Milano e IFOM – Istituto FIRC di Oncologia Molecolare, gli investor ed ecosystem partner Italian Angels for Growth, Digital Magics, Panakès Partners, SMAU, MakingLife, Notizie.it, Think e Digital Innovation Days, e il supporting partner Life Science District.
L’Health&BioTech Accelerator ha il suo centro in Italia ma con un raggio d’azione internazionale che si sviluppa in tre macro-fasi: call for startup; selezione, accelerazione. La prima fase, che si è aperta da ieri e durerà fino al 21 febbraio 2021, invita a candidarsi startup/scaleup che offrano soluzioni innovative nei trend: nuovi farmaci e terapie; biomarker e strumenti diagnostici; carriera e delivery system; diagnostica digitale e avanzata; care management innovativo; telehealth; robotica applicata all’healthcare; stile di vita sano. Nella fase di selezione, che si aprirà a fine febbraio, saranno analizzate le candidature e selezionate le startup/scaleup più interessanti. Da aprile 2021 inizierà la fase di accelerazione, della durata di 15 settimane. Le aziende, i partner e le scaleup/startup selezionate lavoravano allo sviluppo di progetti pilota che saranno presentati al pubblico e alla business community al demo day.
“L’attuale situazione storica ha reso ancora più evidente quanto nel mondo salute e benessere sia necessario investire nell’innovazione facendo anche leva su una consapevole e strategica alleanza tra attori della stessa value chain, nell’ottica di collaborare concretamente per una visione comune e un futuro migliore. Con il lancio dell’Health&BioTech Accelerator attori di diversi settori industriali convergono per affrontare le sfide che ci attendono e ci accomunano, per un percorso di trasferimento tecnologico più efficace, e con il supporto non solo di Officine Innovazione ma anche degli esperti del network Deloitte in ambito salute e benessere”, ha spiegato Francesco Iervolino, partner di Officine Innovazione e LS&HC Innovation Leader di Deloitte.
Marco Vecchietti, amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo RBM Salute, ha dichiarato: “Per gestire con efficacia i crescenti bisogni di cura delle persone, le compagnie di assicurazione devono puntare sulla digitalizzazione valorizzando la crescente diffusione della connettività e la sempre maggiore disponibilità di dati per disegnare coperture sanitarie e servizi integrati sempre più personalizzati in base ai bisogni dei propri clienti. La digitalizzazione in sanità, peraltro, può offrire una grande opportunità per la ricongiunzione dei percorsi di cura dei cittadini, favorendo una reale integrazione tra pubblico e privato, rendendo più efficiente l’accesso alle cure e ottimizzando le risorse, fornendo supporto anche alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale”.
Gianluca Gala, Business Unit Executive Director, E2E Strategic Unit di MSD Italia, ha aggiunto: “Eccellenza scientifica e innovazione sono da sempre il fulcro del nostro operato, oltre che nostri principi ispiratori. Per questo, siamo molto orgogliosi di prendere parte a questo progetto nell’ambito della ricerca e delle life science, come major sponsor. Come afferma il nostro CEO Kenneth Frazier, da sempre facciamo un tipo di ricerca molto rischiosa che si chiama innovazione”.