Intesa Sanpaolo ha cartolarizzato un portafoglio di Npl da 6,033 miliardi di euro lordi, in un’operazione che prevede la richiesta della GACS per la tranche senior delle note asset backed (si veda qui il comunicato stampa e qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale).
Nel dettaglio, il portafoglio di Npl, costituito per l’89,4% da crediti corporate e per il 41,2% da crediti senior secured, per il 3,7% junior secured e per il 55,1% unsecured, è stato ceduto al veicolo di cartolarizzazione Yoda spv srl sulla base di un valore lordo di 4,3 miliardi e al prezzo netto di 1,2 miliardi di euro, in linea con il valore di carico.
L’spv ha emesso titoli a scadenza legale gennaio 2041 e, in particolare, 1,101 miliardi di euro di titoli senior, 210 milioni di euro di titoli mezzanine e 20 milioni di euro di titoli junior. I titoli senior sono stati integralmente sottoscritti, e rimarranno detenuti, da Intesa Sanpaolo. Per questi titoli, cui è stato assegnato un rating investment grade da parte delle agenzie specializzate DBRS Morningstar (BBB), Moody’s (Baa2) e Scope Ratings (BBB), si prevede il rilascio della garanzia GACS entro il primo trimestre del 2021. I titoli mezzanine e junior, senza rating, sottoscritti anch’essi da Intesa Sanpaolo, verranno ceduti per il 95% a investitori terzi e mantenuti per il restante 5% da Intesa Sanpaolo. Master servicer della cartolarizzazione è Banca Finint, mentre special servicer è Intrum Italy.
L’operazione porta Intesa Sanpaolo con un anno di anticipo a superare l’obiettivo indicato nel Piano di Impresa 2018-2021 di dimezzare nel quadriennio, senza oneri straordinari per gli azionisti, i crediti deteriorati lordi per portarli a un ammontare di 26,4 miliardi di euro e a un NPE ratio del 6%. Infatti, considerando i dati a fine settembre 2020 del Gruppo Intesa Sanpaolo esclusa UBI Banca, considerando anche quest’ultima cessione, i crediti deteriorati lordi del gruppo risultano scesi a 24,6 miliardi di euro con un NPE ratio del 5,9%. Ricordiamo, invece, che, senza questa cessione, il dato a fine settembre era stato di 29 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi (35,6 miliardi includendo anche UBI Banca) per un NPE lordo del 6,9% (7% con UBI Banca) e un NPE netto del 3,3% (3,5% con UBI). Nel dettaglio, del totale di crediti deteriorati lordi, 17 miliardi erano sofferenze (20,4 miliardi con UBI Banca), 11 miliardi erano Utp (14,2 miliardi con UBI Banca) e 900 milioni eranp crediti scaduti (un miliardo con UBI Banca) (si veda altro articolo di BeBeez).
Nei giorni scorsi anche UBI Banca ha concluso la cartolarizzazione con GACS di un portafoglio di Npl corporate pmi da 1,23 miliardi di euro (si veda altro articolo di BeBeez), mentre Intesa Sanpaolo Provis (società che gestisce i crediti e i beni rinvenienti da contratti di leasing finanziario del Gruppo Intesa Sanpaolo) ha a sua volta ceduto a Intrum Italy un portafoglio di Npl leasing da 91 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). A novembre, infine, il gruppo bancario aveva ceduto a Banca Ifis Npl consumer per un valore lordo di 553 milioni (si veda altro articolo di BeBeez).