“Quest’anno contiamo di portare a termine un altro round, con l’ingresso di fondo di venture capital o di un partner industriale: si tratta di uno passo fondamentale per sostenere il nostro percorso di crescita e di consolidamento sul mercato italiano, per poi pensare, successivamente, anche a un’eventuale espansione internazionale. Ma per farlo occorrono ingenti capitali (da finanziare con un round ad hoc) e una posizione consolidata in Italia a livello di volumi. Per noi internazionalizzazione significa creare tante nuove startup in ogni paese, in partnership con operatori locali e commerciali”. Lo ha annunciato a BeBeez Paolo Tanfoglio, fondatore e ceo di Lokky, broker assicurativo digitale italiano focalizzato su microimprese, professionisti e freelance.
La società, dopo un round seed da 600 mila euro, ha chiuso nell’ottobre 2020 un altro aumento di capitale da circa un milione di euro. Quest’ultimo è stato sottoscritto da investitori privati strategici e anche da Angels4Impact (A4I), un’associazione composta da più di 60 giovani business angel (si veda altro articolo di BeBeez). La insurtech finora ha raccolto così 1,6 milioni di euro, oltre ai finanziamenti agevolati grazie ai programmi dedicati alle startup innovative.
Lokky è stata fondata nel 2019 dall’ad Paolo Tanfoglio e da Sauro Mostarda (executive director). L’offerta della startup copre le esigenze assicurative di più di 200 tipologie di microimprese, professionisti e freelance, con coperture per la responsabilità civile, la responsabilità professionale, la tutela legale, gli infortuni, incendio, furto e ad altri danni. L’algoritmo proprietario – sviluppato dai data scientist di Lokky e già testato su più di 50.000 clienti reali – ha reso completamente digitale ed automatizzato il processo di consulenza assicurativa attraverso una profilazione avanzata del cliente e la relativa personalizzazione del prodotto. La startup è nata per essere sempre più vicina al cliente e la sua piattaforma è nativamente pronta per essere integrata da partner esterni, sia digitali sia fisici, sia finanziari che non.
Lokky per il 2021 punta anche ad “accelerare ulteriormente l’espansione sul mercato italiano, anche attraverso partnership con operatori non finanziari, ampliare la nostra offerta e implementare nuovi strumenti e soluzioni personalizzate, grazie a tecnologie innovative nell’ambito degli smart analytics e data enrichment”, ha spiegato Tanfoglio. Inoltre, la società intende: estendere la sua offerta di prodotti; creare soluzioni più moderne e adatte all’odierna realtà lavorativa in partnership con una o più compagnie assicurative; divenire un riferimento per le assicurazioni di microimprese e pmi sul territorio nazionale.
Nel 2020 si è aggiudicata il premio come miglior prodotto digitale per il mercato corporate alla prima edizione dell’Italian Insurtech Summit, organizzato dall’Italian Insurtech Association. Lokky, è stata inoltre selezionata come partner per il nuovo Vittoria hub, spazio fisico di incubazione per l’insurtech e l’open innovation, inaugurato da Vittoria Assicurazioni (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre, la startup è stata inclusa nella prestigiosa DIA TOP 100 Insurtech del 2019 e selezionata al Finovate 2020. Di recente si è aggiudicata il premio nella categoria “Innovazione Prodotti Danni” per “l’idoneità della soluzione digitale del prodotto multirischi danni per la bancassicurazione” alla sesta edizione del Future Bancassurance Awards.
Lokky opera come broker assicurativo online dal gennaio 2020 e da allora è in crescita, complice anche il coronavirus, che ha imposto alle persone di svolgere le loro attività online e accelerato l’innovazione nel settore assicurativo. Finora la insurtech italiana ha siglato partnership con Aviva Italia, Sara Assicurazioni, Vittoria Assicurazioni, Tokio Marine. La startup funge da distributore online di polizze in modo integrato ai sistemi informativi delle compagnie assicurative, tramite il suo sito oppure la sua piattaforma, disponibile anche in white label per i propri partner. I suoi clienti tipo sono artigiani, commercianti e professionisti, che di fatto sono poco seguiti dalle compagnie assicurative tradizionali e sono a cavallo tra il retail e il corporate.
Secondo una ricerca di EMF Group, in Italia presenta una copertura assicurativa meno della metà delle microimprese, che costituiscono il 95% del totale delle aziende italiane. “L’Italia è storicamente e culturalmente sottoassicurata, in particolare le micro e piccole imprese. Questo perché i prodotti offerti sul mercato assicurativo sono vecchi e non adatti rispetto al mondo di oggi (basti pensare che oggetti molto usati oggi come iPad e cellulari sono dimenticati dalle società assicurative). Manca poi una offerta online e l’innovazione stenta a prendere piede. Un altro problema è il processo di distribuzione antiquato delle polizze assicurative”, ha commentato Tanfoglio. Che suggerisce di puntare di più su big data e AI, che a suo avviso consentirebbero di: migliorare la definizione del rischio e quindi del prezzo di alcuni prodotti, soprattutto in settori più piccoli dove si investe meno; capire meglio le esigenze dei clienti; costruire prodotti più adatti a loro; offrire un servizio di consulenza che altrimenti le assicurazioni non potrebbero permettersi per certi clienti.
Lokky è una delle società monitorate da BeBeez Private Data,
il database del private capital di BeBeez
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