Punta a 700 milioni di euro di fatturato nel 2016 dai 565 milioni del 2013 Qui! Group, ma ancora prima vuole sbarcare in Borsa, non necessariamente a Piazza Affari, e allargare l’attività all’estero, anche grazie al supporto del private equity. Lo ha raccontato a MF-Milano Finanza lo scorso 5 ottobre Gregorio Fogliani, presidente e fondatore del gruppo genovese leader nel settore dei buoni pasto.
In realtà è più di un anno che Fogliani pensa alla Borsa. Lo aveva raccontato sempre a MF-Milano Finanza nell’agosto 2012, ma allora intendeva rilevare il controllo di una piccola società già quotata a Piazza Affari e poi fonderla con Qui! Group. Fogliani però nel frattempo non ha trovato nulla che potesse sinergico in qualche modo con Qui! Group e alla fine ha deciso di presentarsi agli investitori internazionali con una vera ipo. L’anno buono potrebbe essere il 2014 e quanto al listino, potrebbe essere anche straniero. Perché l’idea di Fogliani è internazionalizzare l’attività del gruppo. Non a caso, ha detto nell’intervista, “stiamo già ragionando con alcuni fondi di private equity per individuare un target d’acquisire all’estero, in primo luogo nel Regno Unito, che sia sinergico al nostro business. In particolare ci interessano tecnologia e servizi, gli stessi ambiti nei quali negli ultimi 4 anni abbiamo già investito oltre 30 milioni di euro”.
Obiettivo di Fogliani è lo sviluppo di quelle che lui chiama ” le quattro M, cioé multiprodotto, multiapplicazione, multicanale e multiemittente”, in modo da coinvolgere tutti i tipi di utenti, dalla nonna al nipote, il che significa che tutti i prodotti e servizi devono poter essere fruibili in tutti i formati possibili. Il cartaceo deve restare, ma deve poter essere digitalizzato istantaneamente. Non solo. L’obiettivo è anche intercettare il flusso dei pagamenti. Non a caso Qui! Group ha ottenuto da Banca d’Italia lo status di istituto di pagamento per QN Financial services, una delle quattro controllate operative del gruppo che fanno capo alla holding Qui! Business (le altre sono Qui Group, che si occupa dei clienti; Qui Network, che riunisce gli agenti di vendita; e Paybay, che gestisce le piattaforme tecnologiche del gruppo). La riorganizzazione della struttura societaria è recente (prima le società operative erano 12) ed è stata fatta proprio in vista dello sbarco in borsa, Così come quest’anno è prevista la redazione di un primo bilancio consolidato virtuale, mentre nel 2014 sarà redatto il primo consolidato reale.
Il piano industriale triennale prevede il raggiungimento dei 700 milioni di euro di fatturato nel 2016 (escludendo quello proveniente da eventuali acquisizioni) con un ebitda compreso tra il 6% e il 10%. La redditività è per definizione bassa in questo settore, perché i costi operativi sono molto alti. L’anno scorso il gruppo ha chiuso a 525 milioni e quest’anno punta ai 565 milioni.
Negli ultimi anni Qui! Group ha diversificato il business, inserendo i buoni pasto in una carta sulla quale a sua volta possono essere caricati numerosi altri servizi, compresi quelli di carta di credito. Per esempio ormai da tempo abbiamo una partnership con Poste Italiane, che era già cliente di Qui! Group per la fornitura dei buoni pasto ai propri dipendenti. Per Poste è stato creato un circuito di fidelizzazione dei titolari di carte di pagamento emesse da Poste, i quali possono veder caricati sulla loro carta sconti e agevolazioni presso le decine di migliaia di punti vendita convenzionati. Inoltre, a uso degli esercenti, è stato lanciato iPay Voucher, un innovativo sistema per la dematerializzazione e la gestione, direttamente via cellulare, di buoni pasto, coupon, voucher sociali e qualsiasi tipologia di ticket utilizzati ogni giorno da milioni di persone. E’ stato da poco lanciato Passpartu, un portale realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino che permette ai dipendenti dell’amministrazione pubblica e agli utenti di Qui! Group, tramite il possesso di buoni pasto o carte di credito prepagate, di accedere a offerte e sconti. Infine è statostretto un accordo con Olivetti che ha preparato un software tramite il quale offrire i servizi di Qui! Group tramite le sue casse automatiche. Ora Qui! Group sta finalizzando con Carta Sì un accordo simile, in modo da abilitare la gestione di sconti, offerte e coupon tramite i Pos.