![Leon Black private equity](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2013/03/Black.jpg)
Centinaia di milioni di dollari per i big del Pe. Dopo gli incassi-monstre dei fondatori di KKR, sono stati resi noti anche quelli dei capi di altri due colossi del private equity, Apollo e Blackstone. La fonte è sempre la stessa e cioé il filings depositati alla Sec statunitense, visto che si tratta in tutti i casi di management company quotate a Wall Street.
Secondo quanto riportato da Bloomberg , nel dettaglio, Leon Black, cofondatore e ceo di Apollo Global Management, ha ricevuto 125,5 milioni di dollari tra stipendi e rimborsi spese (circa 300 mila dollari) e dividendi (125,2 milioni, a fronte della sua partecipazione del 24% nella management company) nel 2012, in netto aumento dai “soli” 77,3 milioni del 2011.
![Stephen Schwartzman private equity](https://bebeez.it/wp-content/blogs.dir/5825/files/2013/03/schwartzman.jpg)
Quanto a Stephen Schwarzman, presidente e ceo di Blackstone, l’anno scorso ha incassato un assegno di ben 213,3 milioni di dollari (di cui 204 milioni di dividendi, dai 134 milioni del 2011, a fronte della sua partecipazione del 21% nella management company), in leggero calo dai 213,5 milioni del 2011. Nei giornis corsi, invece, si era saputo che i cofondatori di KKR, Henry Kravis e George Roberts, avevano incassato circa 140 milioni di dollari ciascuno.
Secondo il Bloomberg Billionaire Index, il patrimonio di Black è stimato in 6,9 miliardi di dollari, seguono Schwarzman con 7 miliardi. Kravis con 4,6 miliardi e Roberts con 4,5 miliardi.
Blackstone aveva 210,2 miliardi di dollari di asset in gestione a fine 2012 ed era il più grande gestore del mondo di asset alternativi. Apollo, invece, aveva 113,4 miliardi di asset in gestione, mente KKR seguiva solo con 75,5 miliardi.
All’appello mancano ancora gli incassi dei cofondatori di Carlyle, che a fine 2012 aveva asset in gestione per ben 170 miliardi di dollari e che pure è quotato a Wall Street. William Conway, Daniel D’Aniello e David Rubenstein nel 2011 avevano incassato 138 milioni di dollari ciascuno, di cui 275 mila di stipendio, 3,5 milioni di bonus e 134 milioni di dividendi (a fronte della partecipazione del 15% ciascuno nella management company).