Sicuritalia, All System, La Patria e Mondialpol hanno depositato le proprie offerte per l’intero gruppo Ivri o per una parte. Lo ha anticipato ieri MF-Milano Finanza, riferendo quanto risulta dalla relazione di attestazione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti di Accadiesse, la holding del gruppo specializzato in vigilanza privata e oggi controllato al 78% da Capitolotre spa, il veicolo che fa capo al fondo di 21 Partners di Alessadro Benetton, a Banca Leonardo e al colosso spagnolo della sicurezza Prosegur, mentre la famiglia Zanè partecipa il gruppo al 20%.
Accadiesse nel 2012 ha dato mandato a Lazard per sondare il mercato per la cessione del gruppo Ivri e la banca d’affari ha quindi interessato i principali player industriali nazionali (Sicuritalia, Mondialpol, All System, Fidelitas, La Patria, Gruppo Zané, Coopservice e Axitea) e internazionali (Prosegur e G4S), oltre che il fondo Orlando, specializzato in ristrutturazioni. Sul tavolo degli advisor Rotschild e Studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, incaricati di gestire un informale processo di m&a, sono arrivate quattro manifestazioni di interesse non vincolanti: Sicuritalia e All System per l’intero gruppo; La Patria per il solo gruppo Ivri, ma aperto a ridefinire la posizione debitoria anche della controllante; Mondialpol solo per l’attività del trasporto valori.
Ivri, che è presente in oltre 30 province con 3.500 vigilantes ed è il principale operatore del mercato italiano con una quota dell’8%, ha chiuso il 2012 con ricavi per 218 milioni e un ebitda di 7,3 milioni, a fronte di un debito finanziario netto di 36,7 milioni (incluso il finanziamento soci; ma in capo alla holding il debito è di 115,5 milioni). Il piano industriale validato dall’advisor Accuracy per il 2015 prevede 218,3 milioni di ricavi e un ebitda di 13,9 con un debito netto di 6,9 milioni.
La cessione di Ivri è un punto cruciale dell’accordo di ristrutturazione dei debiti proposto dagli azionisti alle banche creditrici (Banca Popolare di Milano e Unicredit) sulla base dell’articolo 182-bis della Legge Fallimentare e depositato al Tribunale di Milano prima di Pasqua. Per rendere attraente Ivri agli occhi degli acquirenti, gli azionisti e le banche ricapitalizzeranno la società operativa con 20 milioni (le banche con12 milioni di finanziamenti senior, Capitolotre con finanziamenti soci per 2,5 milioni, gli azionisti di minoranza per 5,5 milioni). Non solo; se Ivri dovesse incorrere in perdite rilevanti, le banche si sono impegnate a convertire i rispettivi crediti in strumenti partecipativi del capitale fino a 70 milioni, mentre Capitolotre farà la sua parte convertendo parte del vendor loan sino a un massimo di 3 milioni.
Il mercato della vigilanza in Italia vale complessivamente oltre 2,5 miliardi e il giro d’affari è suddiviso tra quasi mille aziende (per un totale di 45 mila dipendenti) la gran parte di piccole dimensioni con un giro d’affari di 3 milioni. I principali player del mercato dopo Ivri sono Axitea (quota di mercato del 7%), Sicuritalia (6%), Gruppo Battistolli (5%), Coopservice (5%) e Allsystem (4%).