La piattaforma inglese di equity crowdfunding Seedrs si è conquistata un round di finanziamento da 15,6 milioni di dollari che sono stati investiti da Woodford Patient Capital Trust plc e Augmentum Capital. Lo scrive Crowdfundingbuzz.it, precisando che i fondi saranno utilizzati per lanciare la piattaforma sul mercato Usa. Con quest’ultima raccolta, ora il valore di Seedrs sale a 30 milioni di sterline post-money. Seedrs aveva raccolto in precedenza 7,2 milioni di dollari da Faber Ventures e attraverso una propria campagna di crowdfunding. Inoltre, Seedrs sta per lanciare una nuova campagna di equity crowdfunding per dare agli azionisti esistenti e a nuovi investitori l’opportunità di partecipare al nuovo aumento di capitale. Già due società italiane si sono finanziate attraverso Seedrs. Si tratta di Stamplay che ha raccolto 210 mila sterline e di Vini Italiani che ne ha raccolte 300 mila.
A metà agosto la Spac londinese Nomad Holdings, ha annunciato l’acquisto da LionGem Sweden delle attività in Europa continentale del gruppo Findus per 500 milioni di sterline (si veda qui il comunicato stampa). Nomad pagherà 400 milioni di sterline in contanti e il restante in azioni a Lion Capital e gli altri sostenitori, Highbridge Capital, Sankaty e JP Morgan per le attività in Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Francia, Spagna e Belgio. Il gruppo londinese è già proprietario del marchio Findus in Italia, avendo acquistato in aprile la società Iglo (si veda qui altro articolo di BeBeez). Lion Capital e soci avevano acquisito Findus nel 2008 da CapVest per 1,1 miliardi di sterline. Le vicende sull’operazione in sindacato, fallito con il crack di Lehman Brothers e lo scandalo sulla carne di cavallo, che ha interessato la divisione britannica del gruppo, hanno determinato una perdita di credibilità per il gruppo. Nonostante questo, Findus ha ottenuto una serie di rifinanziamenti e all’inizio di quest’anno la società ha acquisito la divisione alimenti surgelati di Nestlé.
Doughty Hanson ha annunciato che chiuderà una parte significativa della sua rete europea; gli uffici della società a Parigi, Francoforte, Madrid e Stoccolma chiuderanno, lasciando attiva solo la sede principale a Londra e piccoli avamposti a Milano e in Lussemburgo. La notizia segue l’annuncio di Doughty Hanson all’inizio di quest’anno in cui di afferma l’intenzione di non continuare nella raccolta per un nuovo veicolo dopo il fondo da 3 miliardi di euro chiuso nel 2007 per concentrarsi sulla chiusura dell’operazione del suo portafoglio attuale.