La Corte dei Conti ha dato il via libera al regolamento d’attuazione della delega sull’autoimprenditorialità. Lo scrive oggi MF-Milano Finanza, precisando quindi che l testo, preparato dal ministero dello Sviluppo Economico, sarà pubblicato nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale, così da rimettere in moto il meccanismo per finanziare le startup di giovani e donne che decidono di rischiare e mettersi in proprio.
Come sottolinea gFinance nel suo ultimo bollettino InfoBandi, lo scorso 9 agosto Invitalia, che gestisce le domande per conto del MISE, aveva annunciato (scarica qui il comunicato stampa) l’esaurimento dei fondi a disposizione per erogare gli incentivi dell’Autoimpiego (Decreto legislativo 185/2000, Titolo II).
In questa prima fase la misura a finanziato 111.650 Iniziative concedendo agevolazioni per un totale di 5,3 miliardi di euro e creando così 194.446 nuovi posti di lavoro,
Gli incentivi, modificati dal Decreto-legge 23 dicembre 2013, torneranno operativi con la pubblicazione del regolamento attuativo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. La data dalla quale sarà possibile inviare di nuovo le domande verrà stabilità con un avviso in Gazzetta Ufficiale con almeno 60 giorni di anticipo.
A Invitalia spetterà sempre l’istruttoria sulle domande, la verifica dei requisiti, la classifica degli aventi diritto e la gestione dei finanziamenti, che potranno arrivare fino al 75% dei costi del progetto (che non potrà comunque superare il tetto massimo di 1,5 milioni di euro). La quota restante dovrà essere garantita da risorse proprie delle società o da altri finanziamenti ottenuti. Potranno concorrere società individuali o collettive (anche cooperative) a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, il che significa che almeno la metà dei soci dovrà avere tra i 18 e i 35 anni oppure essere donne. Inoltre le imprese al momento della domanda non dovranno essere state costituite da più di un anno. Il campo d’azione va dall’agricoltura, ai servizi, dal commercio al turismo, con particolare attenzione all’innovazione, non solo tecnologica, ma anche sociale. Il finanziamento, a costo zero, dovrà essere rimborsato in otto anni con rate semestrali che decorreranno dal completamento dell’erogazione stessa.