Il fondo Trilantic Capital Partners Europe firmerà oggi l’accordo per il salvataggio della Fondazione Maugeri, investendo 66 milioni di euro in un aumento di capitale che consentirà di rimborsare parte dei debiti e ripartire. L’accordo dovrà poi essere confermato dal voto dell’assemblea della Fondazione il prossimo 19 aprile e dal voto dei creditori, oltre che omologato dal Tribunale di Pavia.
Con base a Pavia ma articolazioni in tutta Italia, il gruppo conta 19 strutture, 2.250 posti letto e 3.500 dipendenti (tra i quali 650 tra medici e ricercatori) ed era stato travolto nel 2012 dall’inchiesta penale che aveva coinvolto gli ex-vertici della Fondazione e l’ex-governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
Lo scorso maggio la Fondazione aveva depositato presso il Tribunale di Pavia un piano di ristrutturazione del debito, dopo essere stata ammessa con riserva alla procedura di concordato preventivo nel novembre 2014 (si veda qui un articolo de La Provincia Pavese)
Quel piano prevedeva lo scorporo del patrimonio immobiliare in un fondo, che sarebbe stato gestito da Prelios sgr e le cui quote sarebbero poi state sottoscritte dai creditori privilegiati in cambio dell’85% dei loro crediti. Ora, invece, il nuovo piano prevede la creazione di una newco, cioè Istituti Clinici Maugeri spa, il cui capitale sarà posseduto per il 34% dal fondo Trilantic al fianco della Fondazione Maugeri, che resterà con il 66%.
Secondo quanto riferito nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, i capitali freschi permetteranno, infatti, di abbattere il debito con banche e fornitori da 180 (di cui 100 milioni verso otto banche) a 124 milioni di euro e di dotare la società di cash per finanziare una prima fase di rilancio. Dei 66 milioni versati, infatti, 56 milioni saranno utilizzati per soddisfare i creditori privilegiati, mentre i restanti 10 milioni serviranno alla gestione del nuovo gruppo. Il piano non prevede riduzioni al personale, né rivoluzioni nel management medico, e addirittura la prospettiva di ulteriori acquisizioni tra i numerosi enti religiosi che offrono servizi ospedalieri. Per questa seconda fase di investimenti Trilantic ha già messo da parte altri 33 milioni, per un totale quindi di quasi 100 milioni, che porterebbero Trilantic a controllare il 43% della società.
In Italia Trilantic ha partecipazioni nel gruppo farmaceutico Doppel, nel gruppo di giochi e scommesse Gamenet e nella casa di moda Elisabetta Franchi. Tempo fa aveva invece investito in Spumador, società produttrice di bevande gassate e acqua minerale con marchi come S. Antonio, Valverde e SanAttiva, poi ceduta al gruppo internazionale Refresco a inizio 2011.