Ban-Up, una società di consulenza, dedicata alla valorizzazione e accelerazione di idee imprenditoriali innovative di startup e società italiane e estere, amplia il capitale a MIPU, social good accelerator con sede a Salò, fondato nel 2012 da Giulia Baccarin e Giovanni Presti, che investe in startup con un impatto massiccio e positivo sulle comunità.
MIPU è il terzo attore a entrare nel capitale di Ban-Up, accanto ai fondatori. Nei mesi scorsi, infatti, hanno scelto di supportare l’iniziativa anche l’incubatore del Politecnico di Milano, PoliHub, e il network di business angel del Trentino, BanTN. A oggi le startup accelerate da MIPU sono MIOT, I-care, The Energy Audit e Inspiring Software.
Fondata dai business angel Paolo Anselmo, Dario Caleffi e Luca Canepa da un lato e dallo Studio Legale e Tributario CBA dall’altro, guidato da Angelo Bonissoni, Ban-Up è sostenuta da alcuni operatori di diritto estero e società internazionali con sede in Italia e nel Regno Unito. e si pone come obiettivo quello di creare sinergie tra le startup e le pmi in un’ottica di open innovation oltre che di portarle sulla piattaforma digitale di Epic sim con cui Ban-Up ha una partnership privilegiata, dove potranno proporre il loro progetto agli investitori istituzionali che fanno parte della community di investimento (si veda altro articolo di BeBeez).