Il fondo Principia III, gestito da Principa sgr e specializzato in healthcare e medical device, ha comprato una minoranza di AnaBios, startup fondata nel 2009 a San Diego (Usa) dal ricercatore italiano Andrea Ghetti. Lo scrive oggi MF Milano Finanza, precisando che la società è specializzata in attività volte a valutare precocemente la potenziale efficacia e la sicurezza dei farmaci con particolare riguardo alle aree terapeutiche del dolore, malattie cardiovascolari, neurovascolari e neurodegenerative.
L’investimento di Principia rientra nell’ambito di un aumento di capitale (round B) lanciato dalla società per complessivi 10 milioni di di dollari per supportare la crescita e finanziare altri investimenti per il testing di molecole. Ad assistere Principia sgr nell’operazione è stato lo Studio King Wood e Mallesons.
Oltre a Principia sgr, quale lead investor, hanno sottoscritto l’aumento di capitale altri investitori specializzati come Striker Asia Opportunity Fund (family office di Hong Kong con esperienza in investimenti nel settore healthcare), uno dei più importanti family office americani dedicato al venture capital, e Brookline Special Situations Fund. Brookline Capital Markets, che ha sede a New York City. Brookline ha anche fornito il supporto all’operazione in qualità di strategic advisor and global investment banker.
Ghetti, con un passato in Vertex Pharmaceuticals e Aviva Biosciences, ha sviluppato con AnaBios una innovativa tecnologia che consente di valutare l’attività dei farmaci nell’uomo prima dell’inizio degli studi clinici. La tecnologia di AnaBios, denominata “Phase X” (per “Fase ex-vivo”) permette di studiare l’effetto di potenziali nuovi farmaci aprendo prospettive innovative rispetto all’attuale sperimentazione animale.
La società attualmente già offre i servizi di ricerca a contratto basati sulla tecnologia “Phase X” ad alcuni dei maggiori gruppi farmaceutici mondiali tra i quali: Pfizer, Lilly, Merck, Vertex, Astellas, Amgen, AbbVie, Novartis, Roche.
Allo stesso tempo AnaBios sta qualificando la propria metodologia con l’ente regolatorio americano (FDA) affinché una tale tipologia di test possa entrare a far parte del processo registrativo di un nuovo medicinale.
Con quest’ultimo investimento il fondo Principia III-Healthcare ha già investito 47 milioni della sua dotazione, che al momento ammonta a 205 milioni, ma che punta a raggiungere i 250 milioni al closing finale.