Il private equity Bain Capital pianifica di vendere fino a 400 milioni di dollari di azioni della catena di ristoranti Skylark Co Ltd. Bank of America Merrill Lynch, Morgan Stanley e Nomura hanno ricevuto il mandato di bookrunner per la cessione della partecipazione. Si veda dealstreetasia. The International Financial Review, una pubblicazione di Thomson Reuters, ha riportato dello sviluppo giovedì scorso citando un term sheet della transazione. Un filingdella società del 15 giugno riportava che le azioni sono state prezzate a 1.630 yen per un Prezzo aggregato di 41,565 miliardi di yen (374,77 milioni di dollari). Bain Capital sta offrendo 25,5 milioni di azioni di Skylark in una offerta che è caratterizzata da un range tra 1.629 e 1.663 per azione. Il prezzo si posiziona ad un livello che è uno sconto del 5,25 per cento rispetto al Prezzo di chiusura di giovedì scorso di 1.719 yen per azione. Stando al report, il deal potrebbe essere relativo a ulteriori 1,96 milioni di azioni se si volesse andare incontro a una domanda particolarmente corposa. Bain non ha commentato in alcun modo la cessione. Skylark è entrata sotto il controllo di Bain nel 2011 uscendo dal portafoglio di Nomura Holdings, dopo che l’acquisizione aveva avuto un valore di 2,1 miliardi di dollari. In quel momento il deal era stato il più grande buyout in Giappone dopo la crisi globale del 2008. Nomura Principal, il braccio operative nel private equity di Nomura aveva investito in Skylark nel 2006. Tutto questo ebbe luogo grazie ad un management buyout di CVC Capital Partners. CVC in seguito dette una partecipazione ad un private equity detenuto da Chuo Mitsui Trust Holdings nel 2009 in una operazione di debt-to-equity swap. Skylark è stata quotata di nuovo al listino di Tokio nella prima sezione nel 2014 con Bain che deteneva il 70 per cento della società. Comunque le cessioni avvenute nel giugno 2015 e nel marzo 2017 hanno ridotto la partecipazione all’attuale 33 per cento.
Il fondo sovrano di Singapore GIC ha deciso di impiegare 100 milioni di dollari nell’hedge fund fondato dall’ex funzionario David Mercurio. Citando fonti vicine all’affare, Bloomberg ha riportato che Mercurio, che ha lavorato per GIC si è assicurato il commitment dello wealth fund per diventare limited partner (LP) nel suo hedge fund Lauro Asset Management. Si veda dealstreetasia. Il fondo è di tipo long-short e GIC vi investirà fino a 100 milioni purché ciò non rappresenti più del 50 per cento degli asset gestiti. Alla fine di aprile scorso Lauro AM con sede a Singapore aveva 35 milioni in capital under management e, nei primi quattro mesi, vantava un ritorno del 4,7 per cento in linea con la media di 4,5% dei fondi long short riportata da Eurekahedge. Mercurio è partner fondatore e chief investment officer dell’hedge fund, che fu fondato nel gennaio del 2016. E’ stato senior portfolio manager presso GIC ed ha lavorato presso il fondo sovrano dall’ottobre 2001 al novembre 2011, per poi diventare capo del settore equity asiatico presso GLG Partners a Hong Kong fino al marzo 2015. I recenti trimestri hanno visto GIC ricalibrare la sua strategia di investimento rivolgendosi sempre più ad investimenti alternativi includendo il private equity, gli hedge funds ed il real estate ai fini di inseguire le aspettative degli investitori in un periodo caratterizzato da aspettative di tassi bassi anche nei prossimi anni. Nel suo report 2015/2016 si legge: ”Le prospettive di ritorno non sono così buone come nel periodo tra il 1980 e il 2000. Ci aspettiamo che i ritorni reali sia per il portafoglio di GIC che per quello di paragone saranno bassi per i tassi di interesse che attraversano un periodo caratterizzato da numeri storicamente bassi, una crescita globale piuttosto modesta e asset che in questo momento sono valutati sopra la media”.