Grazie a enormi fasci di interruttori, uno studio ricavato da una grigia fabbrica dismessa nella zona est di Londra quando di illumina rivela centinaia di opere d’arte ricavate con l’utilizzo dei neon. Si veda Reuters. Di proprietà dell’artista quarantatreenne Marcus Bracey, la galleria a Walthamstow, denominata ‘God’s Own Junkyard’ (l’immondezzaio di Dio), ospita la collezione di quattro generazioni della sua famiglia che ha prodotto comprato e esposto lavori fatti con I neon. I pezzi vengono esposti insieme a memorabilia piuttosto kitsch che Bracey ha raccolto dai set dei film o dalle aste di auto semidistrutte. Tutto ciò lascia scarso spazio al visitatore per muoversi con facilità all’interno dello spazio espositivo. Bracey ha dichiarato alla Reuters mentre lo intervistavano nel bel mezzo della sala dal soffitto molto alto che lo spazio rappresentava il proprio museo della luce, la propria caverna di Aladino. Da notare che Bracey paga ogni mese bollette della luce per 700 sterline (900 dollari). Alcune delle opere sono comparse in film famosi come “Mission Impossible” e “Eyes Wide Shut”, o si tratta di decorazioni rimosse da grandi magazzini come I londinesi Selfridges, mentre altri sono stati acquisiti da celebrità come Kate Moss. Recentemente Bracey ha venduto in una asta ad un compratore del Dubai una grande God Save the Queen al neon che campeggiava su di una grande bandiera britannica per 58.000 sterline ($ 74.700).