La reputazione dei musei è quella di aprire le mostre più importanti durante l’inverno, la primavera e l’autunno; ne sono esempio—la Whitney Biennial, la Shchukin Collection alla Fondazione Louis Vuitton, la David Hockney retrospective alla Tate. L’estate, quando i donatori e i patrocinatori sono in vacanza si suppone sia un periodo per cose di costo non elevato dal punto di vista organizzativo. Ciò detto però, spesso i musei fanno uso delle loro collezioni permanenti spesso non esposte per creare mostre a volte molto creative che valgono bene la visita. Si veda Bloomberg. https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-07-07/summer-s-best-art-museum-exhibits-london-paris-nyc-sf-la-berlin
Così come anticipato nel numero dello scorso maggio nella Newsletter “All Art” di N-C Art Advisory, c’è ancora tempo fino al prossimo 10 di settembre per chi, passando per Venezia, volesse prendere visione delle opere di David LaChapelle, uno dei più dissacranti fotografi internazionali noto per la sua abilità nel combinare una estetica iperrealista con messaggi sociali assai profondi. La mostra è accolta da Casa dei Tre Oci a Venezia. Le sue opere sono state aggiudicate da Sotheby’s per oltre 50.000 dollari. Nella monografica sono presenti oltre 100 immagini che spaziano dai primi lavori giovanili in bianco e nero fino ai lavori più recenti solo a colori che gli hanno garantito la notorietà. L’esposizione, curata da Reiner Opoku e Denis Curti, è organizzata da Fondazione di Venezia e Civita Tre Venezie. Il catalogo è stato affidato a Marsilio Editore.