Causa legale in vista tra TPG e Mossi Ghisolfi, mentre le società del gruppo attive negli Usa, e per le quali nei giorni scorsi è stato chiesto l’accesso alla procedura di Chapter 11, hanno ottenuto ieri l’approvazione del tribunale del Delaware a utilizzare 34 milioni di dollari del totale di 100 milioni messi a disposizione nell’ambito di un finanziamento debtor-in-possession (DIP) da parte di una società veicolo collegata al messicano Banco Inbursa, che fa capo a Carlos Slim (si veda altro articolo di BeBeez).
Come noto, la crisi del gruppo specializzato nella produzione di PET e di biocarburanti provenienti da biomasse è stata innescata dalla costruzione del più grande impianto integrato di produzione d PTA/PET al mondo ubicato a Corpus Christi in Texas, che nel tempo ha richiesto molti più investimenti di quanto previsto inizialmente, tanto da portare il debito finanziario netto a fine 2016 a 1,8 miliardi di euro (da 1,2 miliardi a fine 2015), a fronte di un fatturato di 1,7 miliardi di euro e un ebitda di 83,4 milioni.
Intanto, proprio su questo punto, Kirkland & Ellis, rappresentante legale del veicolo Magnate sarl (che il legale ha classificato come una società collegata al gruppo M&G, ma non un debitore coinvolto nel Chapter 11, e che è il più grande creditore unsecured del gruppo Mossi & Ghisolfi negli Usa), ha sollevato perplessità circa il fatto che M&G non abbia rappresentato in maniera trasparente i costi aggiuntivi che avrebbe richiesto la costruzione dell’impianto di Corpus Cristi (si veda qui il deposito del documento) Secondo il legale, infatti, M&G ha sostanzialmente fornito una versione edulcorata degli eventi che hanno portato alla bancarotta e che a questo comportament0 il suo cliente cercherà di dare delle risposte in vista del processo di vendita degli asset di M&G.
Secondo quanto risulta a BeBeez, Magnate sarl è un veicolo che fa capo al colosso del private equity TPG, che con Mossi Ghisolfi ha fatto in passato parecchi affari (proprio per il fatto di essere una parte correlata, Magnate non è inserito nell’elenco dei primi 30 creditori unsecured pubblicato nel documento di domanda di Chapter 11, che contiene solo i nomi dei creditori unsecured non parti correlate). Nel novembre 2014 TPG (tramite il fondo TPG Opportunities Partners) aveva sottoscritto un aumento di capitale da 300 milioni di dollari per il 25-30% del capitale di M&G Chemicals (si veda altro articolo di BeBeez). Proprio a novembre 2014 TPG, tramite un suo veicolo di diritto statunitense (TPG Magnate Holdings) che faceva capo al fondo TOP III (TPG Opportunities Partners III), ha costituito Magnate sarl (si veda qui l’atto costitutivo).
Prima, nell’ottobre 2011, i fondi TPG Capital e TPG Biotech, insieme alla controllata di M&G Chemtex, avevano investito 250 milioni di dollari per costituire la joint venture Beta Renewables (con Chemtex al 75%).
Sul fronte americano per l’intero gruppo, advisor finanziario è Rotschild, mentre sul fronte legale sono schierati gli avvocati di Allen&Overy e di Jones Day. Sul fronte italiano ci sono invece l’advisor finanziario Mediobanca, quello legale Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners e lo studio della commercialista Stefania Chiaruttini. Sul fronte del restructuring industriale, invece, è stato chiamato Alvarez& Marsal.