“Per fare un ulteriore salto dimensionale abbiamo bisogno di nuove risorse, perciò nei prossimi mesi ragioneremo su quale potrà essere la soluzione migliore, ovvero se cercare un socio di capitale, e quindi un fondo di private equity, oppure se rivolgerci al mercato del debito emettendo un bond”. Lo ha detto a MF Milano Finanza Gregorio Fogliani, chief executive officer e azionista di riferimento di Qui! Group, l’azienda genovese leader italiana nei titoli di servizio per il welfare aziendale (a partire dai buoni pasto) e sociale, nei sistemi di pagamento e nei circuiti loyalty.
Per prepararsi all’appuntamento con gli investitori Fogliani ha varato un piano di riorganizzazione del gruppo, in modo da rendere la struttura più snella e soprattutto più comprensibile a un investitore terzo. Si sta lavorando, quindi, alla costituzione di una holding alla quale facciano capo le varie controllate, che saranno solo quattro, contro le otto società che al momento costituiscono la galassia Qui! Group.
Sicuramente resterà sotto forma di società l’istituto di pagamento in cui si concentra l’attività digestione delle carte. La riorganizzazione per unità di business si concluderà nella seconda parte dell’anno in modo tale da permettere la redazione di un bilancio consolidato a partire dall’esercizio 2017.
Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2016 con un miglioramento della redditività del 20% e con un fatturato che fa prevedere ricavi annuali sopra la soglia dei 650 milioni di euro raggiunti nel 2015. Qui! Group conta oltre 20 milioni di fruitori dei propri servizi. Sono circa 180 mila i punti vendita convenzionati in Italia e oltre 1 milione le carte prepagate in distribuzione. Il primo semestre è stato caratterizzato da un’accelerazione delle attività estere avviate nel 2015 e culminate con l’avvio dell’emissione delle carte in Brasile da parte di Qui! Group Brasil.