Carol Rama: “Io dipingo per istinto e dipingo per passione, e per ira e per violenza, e per tristezza e per un certo feticismo, e per gioia e malinconia insieme, e per rabbia specialmente. I miei quadri piaceranno a chi ha sofferto”. Desiderosa di sedurre l’universo intero, con gli occhi magnetici, con la ritrosia costante e insieme con una comunicazione tutta carnale, tutta mentale. E con l’arte, naturalmente. Seduttiva per forza di cose, per volontà di possedere e d’essere posseduta, per volontà di potenza. Non quella del genio, ma quella dell’artista, che è talento e quindi “costanza, esercizio, lavoro”. Una pratica quotidiana e necessaria. Vedi Art Tribune.
In occasione della 23ª edizione di miart, fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea, un importante nucleo di opere di Carol Rama (Torino 1918 – 2015) provenienti da collezioni private italiane sarà alle pareti dello studio legale Simmons & Simmons. A distanza di più di trent’anni dalla grande mostra antologica curata da Lea Vergine al Sagrato del Duomo, vengono nuovamente esposte a Milano le opere di una figura iconica del ventesimo secolo. Simmons & Simmons Via Tommaso Grossi, 2, Milano Inaugurazione lunedì 9 aprile 2018 a partire dalle 18.30. Artista irregolare, personaggio eccentrico, nel corso di settant’anni di attività attraversa diverse stagioni dell’arte assorbendone stimoli ma producendo opere difformi dal gusto corrente, con continuo sperimentalismo di materiali, nell’oscillazione tra astratto e figurativo, nell’eterogeneità degli esiti pittorici. La piena notorietà la raggiunge solo nel ventunesimo secolo, col conferimento del Leone d’oro alla Biennale del 2003, e con la definitiva affermazione internazionale sancita dalla grande mostra itinerante organizzata dal Macba di Barcellona e dal Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, che approda alla GAM di Torino nel 2016. Nel 2017 il New Museum di New York le dedica un’importante monografica a cura di Massimiliano Gioni. Per la qualità e la particolarità della sua pittura e del suo pensiero, la sua opera trova particolare apprezzamento tra artisti contemporanei quali Danh Vo, Marzia Migliora, Kiki Smith. È quindi parso naturale riproporre la sua attività in occasione di miart, e legare le sue opere a questa massiccia presenza del contemporaneo in città.
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Carol Rama: Cento anni fa, il 17 aprile 1918, nasce a Torino Carol Rama. Inizia a dipingere ancora adolescente senza alcuna formazione accademica, ma sostenuta nella sua passione da alcuni incontri fondamentali, primo fra tutti quello con Felice Casorati. Molti i rapporti con amici intellettuali da cui assorbe informazioni e stimoli: dal poeta Edoardo Sanguineti al musicologo Massimo Mila, dal pittore Albino Galvano all’architetto Carlo Mollino, dal critico Paolo Fossati al collezionista Carlo Monzino, dal compositore Luciano Berio all’artista Man Ray, per citarne alcuni. Sempre aggiornata sulle varie tendenze artistiche ma con grande autonomia di lavoro, sviluppa nel corso del ventesimo secolo un percorso tutto personale, adottando via via materiali e temi diversi. Alle prime prove figurative tra anni Trenta e Quaranta, spesso di soggetto scabroso, seguono gli olii e le prove astratte degli anni Cinquanta, per virare negli anni Sessanta verso opere in cui su macchie di colore di derivazione informale sono applicati oggetti d’uso quali occhi di bambola, strumenti medicali, trucioli metallici. La tecnica del collage si evolve negli anni Settanta, quando camere d’aria usate sono utilizzate in sostituzione del colore e applicate su tele monocrome o appese tridimensionalmente a un gancio in ferro. Successivamente, l’artista ritorna alla figurazione e realizza mirabili dipinti in cui sovrappone figure e animali a carte tecniche prestampate, prima traccia da cui muovere il proprio immaginario. Il grande riconoscimento pubblico le arriva soltanto nel 2003, quando le viene conferito il Leone d’oro alla carriera in occasione della 50ª Biennale di Venezia. Nel 2004 viene allestita un’ampia mostra antologica presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino, che in seguito viene presentata al Mart di Rovereto e al Baltic Museum di Gateshead (GB). Il Museo cittadino di Ulm (D) e la Galerie im Taxispalais a Innsbruck (A) organizzano anch’essi nel 2004-2005 una grande mostra retrospettiva. Seguono altre importanti mostre, tra le quali “Trama doppia” ad Alghero in Sardegna nel 2006, con una personale di Carol Rama interpretata dallo stilista Antonio Marras, una mostra antologica di incisioni al Museo di Arte Moderna Ca’ Pesaro di Venezia, “La passione secondo ABO”, curata da Achille Bonito Oliva a Ravello nel 2007 (incentrata sull’opera figurativa) e la mostra a Paestum presentata da Gillo Dorfles, nel 2008 la mostra antologica al Palazzo Ducale di Genova, in occasione del novantesimo anniversario della nascita, e la mostra “Self Portrait” a Legnano (Mi), nel 2009 “Autorattristratrice”, presso la Galleria Isabella Bortolozzi di Berlino, che la rappresenta dal 2010 ad ArtBasel. Il 14 gennaio 2010 presso il Quirinale, Carol Rama riceve dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il prestigioso Premio del Presidente della Repubblica, su segnalazione degli Accademici Nazionali di San Luca. Seguono altre mostre personali, tra le quali nel 2010 “Appassionata”, Ex Chiesa Anglicana di Alassio; nel 2011 “Carol Rama – Andrea Guerzoni, Quanta luce nel nero”, Palazzetto Art Gallery, Roma; nel 2012 “Spazio Anche Più Che Tempo”, Isabella Bortolozzi Galerie, Berlino; 2013 “Di quadro in quadro, opere 1937-2003”, Galleria Carlina, Torino.Con ininterrotta continuità, la pittrice lavora fino ai primi anni del Duemila. Vedi anche Wikipedia.