L’Italia è diventata il primo mercato per ricavi per il gruppo svedese Hoist Finance, quotato a Stoccolma e specializzato in investimenti e gestione di crediti deteriorati, che ora nel nostro paese punta ad acquisizioni e a una partnership bancaria. Lo ha detto ieri Clemente Reale, country manager per l’Italia di Hoist Finance, commentando i risultati trimestrali, che hanno visto Hoist Finance Italia raggiungere i 18 milioni di euro di ricavi operativi, in crescita del 59% dal primo trimestre 2017, a fronte di un portafoglio di 7,8 miliardi di euro di Npl in gestione (scarica qui il comunicato stampa).
“Il nostro obiettivo è quello di crescere in Italia anche attraverso una partnership bancaria”, ha detto infatti Reale, aggiungendo che “per questo, in linea con il piano strategico del gruppo, prevediamo di seguire un doppio binario di crescita: per linee esterne, attraverso nuove acquisizioni e per linee interne attraverso l’ampliamento delle asset class”.
Hoist Finance Italia è l’ex TRC spa, servicer romano fondato dallo stesso Reale e acquisito da Hoist Finance nel 2014 (scarica qui il comunicato stampa di allora).
Il business di Hoist Finance in Italia è rappresentato al 95% dalla attività di acquisto e gestione di portafogli e al 5% da attività di servicing per conto terzi. Tra il 2015 e il 2017 i crediti acquisiti da Hoist nel mercato italiano sono cresciuti del 32%, con acquisti per 164 milioni di euro netti in Italia nel 2017. Nel primo trimestre di quest’anno Hoist Italia aveva in portafoglio crediti italiani per circa 412 milioni di euro (4,249 miliardi di corone svedesi) contro i 390 milioni (4,028 miliardi di corone) di fine 2017 e i circa 300 milioni a fine marzo 2017 (3,083 miliardi di corone).
In particolare, lo scorso dicembre la società ha comprato da Banco Bpm il portafoglio Sun di Npl unsecured da 1,8 miliardi, in coinvestimento con J Invest (si veda altro articolo di BeBeez) e 24 milioni di euro di unlikely to pay, per la maggior parte secured, da CreVal (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2017, invece, Hoist Finance aveva comprato, sempre da Banco Bpm, un portafoglio di Npl unsecured da 641 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso marzo Hoist Italia ha sottoscritto con un’istituzione finanziaria italiana un accordo cosiddetto forward flow per 18 mesi su un portafoglio di Npl da 90 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa).
Sempre a marzo, Hoist Italia ha ottenuto da Fitch Ratings il giudizio CSS3+ e RSS3+, rispettivamente in qualità di Commercial Special Servicer e Residential Special Servicer, L’agenzia ha inoltre assegnato a Hoist un rating di ABSS2- come Asset-Backed Securities Special Servicer.
In Europa, Hoist Finance è presente in 11 Paesi, quali Svezia, Germania, Francia, Belgio, Olanda, Polonia, Regno Unito, Austria, Italia, Grecia e Spagna e con circa 30 miliardi di euro di asset under management, a fine 2017, si colloca tra i principali player europei nell’acquisto di crediti perfmorming e non-performing e punta a diventare tra i primi tre player sia per crediti secured che unsecured. Sono più di 2.000 i portafogli di NPL in gestione, oltre 200 i business partner (banche e istituti finanziari) e circa 1.400 i dipendenti, di cui circa 220 in Italia.