Il Consiglio di amministrazione di Banca Carige esaminerà a giugno la cessione di 100 milioni di euro lordi di crediti unlikely to pay, nell’ambito del totale di 500 milioni di cessioni di UTP previsti nel corso dell’anno (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo ha affermato ieri l’amministratore delegato dell’istituto ligure, Paolo Fiorentino (si veda MF Dow Jones), a margine dell’evento per la presentazione della partnership con Ibm per una maggior efficienza dei processi informatici. Fiorentino ha precisato che sul tavolo la banca ha già alcune “offerte vincolanti provenienti principalmente da fondi internazionali”.
Come annunciato a fine marzo, infatti, la banca genovese prevede quest’anno di cedere sino a un miliardo di euro di Npl scelti all’interno del portafoglio da 1,7 miliardi a fine 2017 e che la cessione avverrà con un’operazione di cartolarizzazione con Gacs (si veda anche qui la presentazione dei risultati del primo trimestre 2018). L’avvio dell’operazione è previsto nel secondo trimestre 2018 e il perfezionamento, con relativo deconsolidamento contabile e regolamentare, entro la fine del 2018.
Inoltre, all’interno del portafoglio Utp che al 31 dicembre 2017 ammontava a circa 3 miliardi di euro, la banca prevede appunto cessioni e stralci di posizioni Utp per 500 milioni entro il 2018 e ulteriori 200 milioni nel 2019. Il combinato delle operazioni di cessione e stralcio, da un lato, e della gestione del credito deteriorato, dall’altro, porterà il totale dei crediti deteriorati a 2,1 miliardi di euro lordi nel 2020, di cui 1,2 milairdi di sofferenze e 0,8 miliardi di Utp.