![Lisa Ferarrini](https://bebeez.it/wp-content/uploads/2018/07/lisaferrarini.jpeg)
Ferrarini e la controllata Salumi Vismara hanno depositato ieri al Tribunale di Reggio Emilia la richiesta di ammissione alla procedura di concordato in bianco. Lo ha annunciato la presidente del noto gruppo produttore di prosciutti, Lisa Ferrarini, in una lettera ai sindacati in cui ha spiegato che “il deposito della richiesta (di concordato, ndr) non impedirà alla società di continuare a operare a pieno regime sotto il controllo del Tribunale” (si veda qui ReggioOnline).
Solo poche settimane fa Ferrarini aveva fatto saltare unilateralmente le trattative esclusive che aveva aperto con Italmobiliare e QuattroR. Allora si erano diffuse voci circa una trattativa parallela con un investitore industriale, che molti avevano individuato in Amadori, ma il big del pollo aveva seccamente smentito (si veda altro articolo di BeBeez).
Il gruppo Ferrarini si trova oggi in tensione finanziaria per colpa di un incremento dell’indebitamento dovuto a finanziamenti che Veneto Banca aveva erogato a Ferrarini affinché acquistasse azioni della banca stessa. Il debito in questione ammonta a circa 250 milioni di euro, dei quali 112 milioni milioni in capo alla soiceà operativa e il resto a carico di società agricole e holding varie. Dei 112 milioni in capo alla Ferrarini, circa 30 milioni a testa sono debiti nei confronti di Unicredit e della Sga che ha ereditato i crediti deteriorati della ex Veneto Banca, 10 milioni sono nei confronti di Banco Bpm, 20 milioni verso Intesa Sanpaolo e il resto verso Carisbo, Credit Agricole Cariparma e Banca del Mezzogiorno. Dei 138 milioni di altri debiti che gravano sulle altre società della galassia, circa 100 milioni sono ancora verso la Sga. Nonostante Ferrarini abbia visto i ricavi fare un vero e proprio salto nel 2017 a 335 milioni con un ebitda che è salito a 29,5 milioni, quindi, il peso del debito risulta oggi eccessivo.
Il gruppo aveva chiuso il 2016 con 203 milioni di euro di ricavi consolidati (da 252,7 milioni nel 2015), un ebitda di 19 milioni (da 22,9 milioni) e un debito finanziario netto di 123,8 milioni (da 142,8 milioni), che include 35,5 milioni di euro di minibond quotati all’ExtraMot Pro. Nel dettaglio, si tratta di un bond da 5,5 milioni a scadenza dicembre 2020 con cedola 5,625%, emesso nel dicembre 2016 e sottoscritto dal fondo di minibond di Duemme sgr (gruppo Mediobanca), e di un bond da 30 milioni a scadenza aprile 2020 e cedola 6,375%, emesso nell’aprile 2015.