Ci sono ben 724 pmi italiane che crescono in maniera sana da almeno 5 anni. Lo calcola l’Osservatorio pmi di Global Strategy, arrivato ormai alla decima edizione, che ieri ha presentato a Milano i risultati della sua ultima indagine (scarica qui la presentazione).
Le “aziende eccellenti” nei termini dell’Osservatorio sono quelle che hanno risultati sistematicamente migliori rispetto ai competitor di settore in termini di crescita, redditività e solidità finanziaria.
Più nel dettaglio, il metodo di selezione si basa sulla costituzione e analisi di un database contenente informazioni anagrafiche e bilanci completi degli ultimi cinque anni di oltre 60 mila aziende di capitali con un fatturato superiore ai 5 milioni di euro. Di queste, vengono selezionate le aziende con ricavi compresi tra i 20 e i 250 milioni dei settori manifatturiero e dei servizi e le aziende con ricavi tra i 20 e i 500 milioni nei settori del commercio, categoria inclusa da quest’anno nel perimetro di analisi. Dopodichè i dati vengono filtrati sulla base del superamento di undici rigidi parametri economico-finanziari e patrimoniali.
Una quarantina di aziende eccellenti ieri erano presenti fisicamente a Palazzo Mezzanotte a Milano a ritirare il premio. Tra queste, Pharmanutra, Giglio Group, UmbraGroup, Immobiliare.it, Impresa Percassi e Molino Rossetto. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Intesa Sanpaolo e in particolare con la direzione Sales & Marketing Imprese guidata da Teresio Testa, nata per affiancare le pmi e le midcap nella loro la crescita dimensionale, nello sbarco su nuovi mercati, nel rafforzamento patrimoniale e nei passaggi generazionali
I dati aggregati delle 724 imprese evidenziano che queste aziende eccellenti sono cresciute in termini di ricavi del 58% nel periodo tra il 2012 e il 2016, hanno raddoppiato la redditività percentuale in termini di ebit dal 5,8% all’11,6% e hanno ridotto del 76% l’indebitamento finanziario netto, con un rapporto tra PFN ed ebitda che è sceso da 1,88 a 0,45 volte. Infine, in totale le aziende in questione nel periodo considerato hanno prodotto 11,9 miliardi di euro di utili lordi (7,9 miliardi netti), il 50% dei quali è stato patrimonializzato e il 30% dei quali è stato reinvestito nella gestione delle aziende, con l’effetto di aumentare il numero dei dipendenti di 37 mila unità. Il 71% delle pmi eccellenti appartiene al settore manifatturiero, il 19% al commercio e il 10% ai servizi. Nel comparto manifatturiero i settori nei quali si registra una maggiore presenza sono meccanica, alimentari e bevande. Le pmi eccellenti si sono maggiormente contraddistinte nelle costruzioni, nei servizi alle imprese e nel sistema moda, con un valore della produzione che è cresciuto ad un tasso medio annuo rispettivamente del 18,6%, 18,5% e del 14,1%.
“Nel corso di questi anni abbiamo selezionato oltre 2.400 aziende eccellenti che hanno dimostrano la possibilità di perseguire un percorso di crescita e redditività anche in periodi difficili”, ha detto Antonella Negri-Clementi, presidente e amministratore delegato di Global Strategy, aggiungendo però che “rimane il fatto che la dimensione di questi campioni è oggi ancora troppo piccola per competere adeguatamente nei mercati globali, dove peraltro dimostrano le giuste caratteristiche per posizioni di leadership. Se solo si riuscisse, con l’aiuto delle istituzioni, a creare squadre più ampie, prendendo ad esempio quello che singolarmente queste eccellenze fanno con i loro dipendenti e i loro clienti, potremmo riuscire a ritrovare il nostro percorso di crescita anche come sistema paese”.