Rhiag, il gruppo italiano leader dei ricambi aftermarket per il settore automobilistico, controllato dal 2015 da LKQ Corporation, quotato al Nasdaq (si veda altro articolo di BeBeez), ha comprato 72D srl, uno dei principali distributori nel segmento aftermarket per il settore auto, con sede a Treviso e a cui fa capo il Gruppo BM Ricambi. L’operazione è stata condotta tramite la holding Rhino Bidco srl, che è stata assistita nell’operazione dallo studio legale K&L Gates.
72D srl opera sui territori di Veneto e Friuli Venezia Giulia attraverso un’organizzazione di oltre 160 dipendenti. Controlla 8 negozi di autoricambi, tra cui appunto il Gruppo BM Ricambi, storico cliente di Rhiag specializzato nella vendita di parti di ricambio di meccanica e carrozzeria, che nel 2017 ha registrato ricavi per 20 milioni di euro, con un ebitda di 153 mila euro e un debito finanziario netto di 4,1 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). BM Ricambi è stata fondata nel 1979 da Luigi Botter ed Eugenio Micheletto e finora è stata controllata da Enrico Botter (figlio di Luigi) e dallo stesso Micheletto. Secondo quanto risulta a BeBeez, il gruppo è passato di mano per 4 milioni di euro.
L’operazione per Rhiag ha l’obiettivo di aumentare le quote di mercato a livello locale, rafforzare la presenza nel nord est italiano contrastando l’aumento della competizione in quest’area che risulta di interesse per numerosi player internazionali e consentirà al gruppo Rhiag di comprendere maggiormente le esigenze e i bisogni dei suoi clienti.
Con oltre 50 anni di esperienza nel settore, Rhiag è presente in 10 paesi europei (Italia, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Polonia, Ucraina, Bulgaria, Spagna), dove distribuisce con centri logistici diretti. Esporta in oltre 70 paesi del mondo e vanta oltre 100mila clienti professionali, che comprano i suoi prodotti prevalentemente tramite le piattaforme proprietarie di e-commerce. Nel giugno 2018, la società ha lanciato RICAMBIA, un nuovo portale di e-commerce per la vendita dei ricambi al consumatore finale.
LKQ Italia ha chiuso il 2017 con circa 1,1 miliardi di euro di ricavi, un ebtida di 346,2 milioni e un debito finanziario netto di 464,1 milioni (si veda qui l’analisi di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente) ed è il leader di mercato con le sue quattro consociate: Rhiag, Bertolotti, ERA e Motorparts. Dal punto di vista logistico, è presente su tutto il territorio tramite 17 filiali e 2 magazzini centrali e un programma di supporto a ricambisti, rettificatori e riparatori.
Rhiag è entrata nel gruppo industriale Usa dopo una lunga serie di buyout da parte di fondi di private equity. Nel 1998 Rhiag era stata acquistata infatti da Cvc Capital Partners e Goldman Sachs, che nel 2007 l’hanno poi ceduta ad Alpha Private Equity e al coinvestitore Alpinvest. Nel 2011, Rhiag aveva tentato senza successo di sbarcare in Borsa con un’ipo che avrebbe attribuito all’azienda un valore di 398 milioni. Una cifra che però era stata considerata troppo bassa dai fondi, che avevano così deciso di far saltare l’operazione. Nell’ottobre 2013, Rhiag è stata rilevata da Apax Partners. Nel dicembre 2015 il gruppo americano LKQ Corporation comprato Rhiag, che a sua volta ha ritirato la domanda di ammissione a quotazione a Borsa Italiana e la richiesta di approvazione del prospetto a Consob che nel frattempo aveva presentato a novembre (si veda altro articolo di BeBeez). LKQ ha finanziato l’acquisizione con un bond da 500 milioni di euro quotato sul segmento ExtraMot Pro di Borsa Italiana, emesso nell’aprile 2016. Il bond scadrà nell’aprile 2024, paga una cedola del 3,875% e vanta un rating Ba2/BB (si veda altro articolo di BeBeez).
(articolo modificato l’8 febbraio alle 13.04, si aggiungono dettagli su BM Ricambi e sul valore dell’operazione)