È stata avviata la fase 2 del progetto immobiliare Cascina Merlata social housing a Milano. Le 4 nuove torri in fase di costruzione ospiteranno altri 300 appartamenti, per un totale di 697 appartamenti suddivisi tra 11 torri. I cantieri sono partiti a inizio 2019 e la conclusione dei lavori è prevista per fine 2020.
Lo hanno annunciato ieri a Palazzo Marino Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano; Gabriele Rabaiotti, Assessore ai Lavori pubblici e Casa; Giordana Ferri, direttore esecutivo di Fondazione Housing Sociale; Paola Delmonte, Chief Business Development Officer di Cdp Investimenti sgr; Paolo Boleso, Fund Coordinator InvestiRE sgr; Luigi Borrè, presidente di EuroMilano (si veda qui il comunicato stampa).
Si tratta di uno dei maggiori interventi di housing sociale in Italia, progettato dallo Studio CZA Cino Zucchi Architetti e dallo Studio C+S Cappai e Segantini e realizzato dal fondo HS Cascina Merlata, gestito da Investire sgr e sottoscritto al 60% dal Fondo Investimenti per l’Abitare (gestito da CDP Investimenti sgr), da EuroMilano spa, la Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Dottori Commercialisti (Cnpadc) e la Cassa Nazionale Previdenza dei Ragionieri, Periti Commerciali e Biologi, attraverso il fondo Crono.
Intesa Sanpaolo ha finanziato la prima fase del progetto e poi dai proventi della vendita degli appartamenti delle prime 7 torri, si è creato un autofinanziamento per realizzare le altre quattro. EuroMilano è general contractor e si occupa anche della commercializzazione degli alloggi. Attualmente è in vendita il lotto R11, di 100 alloggi, al prezzo di 2.230 euro al mq. Il gestore sociale QLS e la Fondazione Housing Sociale collaborano per l’assegnazione degli alloggi in locazione.
Il progetto immobiliare è nato nel febbraio 2015 come casa delle delegazioni di Expo 2015 e sono pensati fin dall’inizio come housing sociale.“E’ un esempio, che Cassa Depositi e Prestiti ha esposto al Forum Internazionale dei fondi sovrani, di come si possano generare in ambito grandi opere come l’Expo alcune soluzioni intelligenti, innovative e soprattutto esternalità positive e durevoli per la comunità”, ha dichiarato Paola Delmonte di Cdp Investimenti.
Al termine di Expo, gli alloggi esistenti nelle 7 torri sono stati ristrutturati e collocati sul mercato immobiliare come social village, che comprendeva appartamenti da vendere e da affittare con patto di futura vendita e un riscatto del 70% della locazione. Il completamento del progetto Cascina Merlata, con la costruzione delle altre 4 torri, avviene a seguito della vendita in soli 2 anni dei primi 400 alloggi del progetto Cascina Merlata. “Un’offerta di social housing di questo tipo a prezzi graditi al mercato non solo offre un servizio alla classe media di Milano, ma porta anche a una risposta immediata. Questo è essenziale per chi investe ma anche per la città di Milano, con un’alta richiesta di abitazioni da parte di giovani tra i 19 e i 35 anni”, ha commentato l’Assessore Pierfrancesco Maran. “È stato determinante per il successo dell’iniziativa la linea strategica chiara e la cura di ogni sequenza delle attività svolte. Serviranno altri 7-8 anni per cogliere l’impatto dell’intervento. Dall’altra parte autostrada ci saranno multinazionali, l’Università Statale e lo Human Technopole, con un centro commerciale in mezzo”, spiega Luigi Borrè, presidente di EuroMilano.
Le 4 nuove torri in fase di costruzione ospiteranno altri 300 appartamenti, per un totale di 697 appartamenti suddivisi tra 11 torri. I cantieri sono partiti a inizio 2019 e la conclusione dei lavori è prevista per fine 2020. Gli appartamenti sono realizzati in classe energetica A con sistemi di raffrescamento e teleriscaldamento geotermico a pavimento, fotovoltaico ed emissioni zero. Sono inoltre presenti una palestra, una lavanderia, 10 km di piste ciclabili attorno agli edifici, immersi nel parco pubblico Cascina Merlata, che occupa una superficie di 300 mila mq. “Stiamo anticipando qui quello che il Piano di governo del territorio (Pgt) recentemente adottato chiede alla città con riferimento alle aree di espansione e cioè che il 25% dei volumi residenziali siano destinati all’affitto calmierati. Così la Milano di domani riuscirà non solo a risultare più attrattiva ma anche dare casa ai giovani e alle nuove famiglie”, ha dichiarato Gabriele Rabaiotti, Assessore ai Lavori pubblici e Casa.