Secondo lo U.S. Housing and Urban Development and Commerce Department, la crescita di nuove costruzioni di case monofamiliari negli Usa è riuscita a calmierare il calo nelle nuove costruzioni di immobili plurifamiliari. A giugno, infatti, le nuove costruzioni di case sono diminuite soltanto dello 0,9%, mantenendosi a quota 1,25 milioni di unità (si veda qui worldpropertyjournal). All’interno di questo numero complessivo, le nuove costruzioni monofamiliari sono aumentate del 3,5% a 847 mila unità, mentre le nuove costruzioni multifamiliari, che comprendono i condomini, sono scese del 9,2% a 406. mila. “Il rialzo mensile da maggio a giugno nelle nuove costruzioni di abitazioni unifamiliari è in linea con il lieve aumento del nostro ultimo sondaggio sulla fiducia dei costruttori, poiché la domanda rimane solida a causa di un sano mercato del lavoro”, ha affermato Greg Ugalde, presidente della National Association of Home Builders (NAHB).
Per il nono mese consecutivo a giugno, gli investitori hanno chiesto il riscatto dai loro investimenti in fondi immobiliari britannici. Lo evidenzia il Fund Flow Index (FFI) di Calastone, con un totale cumulato di 1,4 miliardi di sterline che sono stati ritirati dall’ottobre dello scorso anno (si veda qui propertyfundsworld). I riscatti hanno mostrato segni di rallentamento in aprile e maggio, ma in giugno i deflussi hanno subito di nuovo un’accelerazione a causa dell’accumularsi di cattive notizie sull’economia. I fondi hanno subito rimborsi di giugno di 105 milioni di sterline. Il volume complessivo degli scambi di fondi immobiliari (valore degli acquisti più valore delle vendite) è rallentato negli ultimi mesi dal massimo storico di dicembre di 774 milioni di sterline e a giugno era sceso a 440 milioni, al di sotto della media di lungo periodo. Edward Glyn, responsabile dei mercati globali di Calastone, ha commentato: “La crescente ansietà per la situazione politica del Regno Unito e la crescente paura che il Regno Unito si stia dirigendo verso una Brexit no-deal stanno ancora una volta spingendo i nuovi investitori a rifuggire dai fondi immobiliari, e i titolari esistenti a chiedere indietro i loro soldi. Aprile e maggio hanno dato ai gestori di fondi un po’ di tregua per rivedere le loro posizioni di liquidità, ma quando i riscatti sono di nuovo in aumento, la pressione è tornata e le autorità di regolamentazione stanno osservando da vicino”.